Leopoldo di Lorena la chiamava “la farfalla del Granducato” per la sua forma particolare, ma altro non è che la Berardenga, zona d’eccellenza per la produzione dei vini ma in special modo di quel Chianti Classico al centro della discussione che si è tenuta alla Certosa di Pontignano. Ventotto produttori riuniti per prendere coscienza della propria forza, per misurarsi e guardarsi negli occhi. La parola “consorzio” viene sussurrata di sfuggita poche volte, su tutto invece prevale l’orgoglio per un territorio e per i prodotti che ne derivano.
Punto di partenza «Questo evento è stato un punto di arrivo, ma anche un punto di partenza – ha commentato Giovanni Poggiali di Felsina – vogliamo aumentare la nostra consapevolezza della ricchezza di questo territorio, sia storicamente che geologicamente molto particolare. Oggi nella comunicazione dei vini è diventato fondamentale trovare un punto di contatto per territori omogenei».
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