Il capitano Gennaro Riccardi mostra una boccetta con il farmaco di Eparina durante la conferenza stampa dei carabinieri sull'l'operazione che ha portato l'arresto dell'infermiera a Livorno, 31 marzo 2016. ANSA/FRANCO SILVI
Il capitano Gennaro Riccardi mostra una boccetta con il farmaco di Eparina durante la conferenza stampa dei carabinieri sull'l'operazione che ha portato l'arresto dell'infermiera a Livorno, 31 marzo 2016. ANSA/FRANCO SILVI
Foto Ansa

È una difesa a spada tratta quella del legale dell’infermiera dell’ospedale di Piombino accusata di 13 omicidi in corsia. «Al di là del fatto che la signora Bonino si proclama innocente con tutte le sue forze e non si spiega come si sia potuta formulare un’accusa così infamante, quello che mi sorprende è la sicurezza con la quale, in difetto di prove certe o quantomeno di un patrimonio di indizi idonei, si stia attribuendo alla mia assistita una condotta così efferata e, sulla base di questa insufficienza, si sia potuti arrivare ad una misura eccezionale come la custodia cautelare in carcere». Così Cesarina Barghini, l’avvocato che difende l’infermiera arrestata con l’accusa di omicidio volontario di 13 pazienti del reparto di rianimazione dell’ospedale di Piombino.

Parla la difesa Parole che arrivano all’indomani dell’arresto della donna con il legale che aggiunge: «le si stanno attribuendo 13 eventi di somministrazione di eparina, quando in realtà gli approfondimenti sulla causa delle morti sono stati fatti solo in relazione a 2-3 casi», e «svolti senza un contraddittorio».

L’interrogatorio Intanto l’interrogatorio di garanzia davanti al gip di Livorno per Fausta Bonino, 55 anni, l’infermiera arrestata con l’accusa di omicidio volontario, è stato fissato lunedì 4 aprile, alle 10 nel carcere di Pisa. Per ora, le uniche dichiarazioni dell’infermiera che risultano agli atti dell’inchiesta risalgono a quando, nel corso delle indagini, è stata sentita dal Nas come persona informata sui fatti insieme ad altri colleghi, una ventina tra medici e sanitari del reparto di rianimazione dello stesso ospedale piombinese.