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Il Procuratore federale della Figc Stefano Palazzi, con il numero uno del calcio italiano Carlo Tavecchio

Giornata importante per il calcio italiano ieri perché mentre la Procura di Cremona confermava come fra i tesserati rinviati a giudizio per la vicenda sul calcio scommesse vi sia anche il nome del c.t. della Nazionale italiana Antonio Conte, e a Catanzaro procedano le indagini sull’accomodamento di svariate partite di Lega Pro della passata stagione, il Procuratore federale della Figc Stefano Palazzi, seduto al fianco del numero uno del calcio italiano Carlo Tavecchio, nel corso di una conferenza stampa tenutasi a Roma, ha affermato che ci saranno tempi brevi nell’inchiesta che si sta sviluppando nelle ultime settimane a Catania su almeno cinque partite comprate dal presidente Antonino Pulvirenti per la salvezza della squadra etnea. «In due mesi circa -ha spiegato Palazzi- i giudici di Catania sono  riusciti a portare l’indagine in un punto così avanzato che ci  consentirà di fare chiarezza sui nostri tesserati». Dunque tempi brevi sia per gli interrogatori che per le sentenze, in modo da non far slittare di molto i prossimi campionati di serie B e Lega pro che sono quelli maggiormente coinvolti da addetti ai lavori indagati.

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Marco Moscati, giocatore del Livorno

Le verità di Moscati: «Aspetto di poter chiarire e chiedo rispetto» Fra le cinque partite che il presidente del Catania Antonino Pulvirenti ha confessato di aver tentato di aggiustare c’è anche un Catania-Livorno del 1 maggio scorso per cui sono indagati i giocatori labronici Bernardini e Moscati. Quest’ultimo si è presentato davanti alla stampa per professare la sua innocenza. «Sono un giocatore del Livorno dal 2002 – le sue parole in un comunicato, letto davanti ai giornalisti – quindi da quando avevo 10 anni. Ho fatto tutta la trafila nel vivaio, fino alla Primavera, debuttando in Serie B nel 2011 con Novellino. Dopo tre anni in prestito al Perugia, ho coronato il mio sogno di indossare la maglia amaranto da titolare. Lo scorso 25 giugno ho ricevuto un avviso di garanzia dalla Procura della Repubblica di Catania. Ho letto sulla stampa l’infamante possibilità di aver partecipato a una presunta combine per favorire la vittoria del Catania, ma non conosco le persone che sarebbero coinvolte in questa scellerata vicenda e non sono mai stato contattato per proposte del genere. Se fosse accaduto, avrei riferito tutto alla società e agli organi competenti. L’educazione che ho avuto, sia dalla mia famiglia che dalla società, mi pone lontano anni luce dal solo pensare di truccare una partita per un euro o per milioni di euro. Aspetto di poter chiarire questo incubo e, da persona estranea a qualsiasi coinvolgimento, chiedo rispetto». A prescindere da ciò che accadrà a Moscati e Bernardini, male che vada per il Livorno ci sarà qualche punto di penalizzazione sul prossimo campionato di calcio, che sarà ancora di serie B.

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Piero Camilli, presidente del Grosseto

Grosseto, addio alla Lega Pro Nessun futuro in Lega Pro invece per il Grosseto che non ha presentato regolare documentazione e soprattutto non ha versato la quota dovuta per partecipare al campionato una volta denominato serie C. Conferma quindi la sua decisione Piero Camilli, il presidente della società rilevata nel 2000 e che ha sfiorato anche la serie A, dopo sei anni di B. Dopo l’addio al calcio professionistico l’Us Grosseto, potrebbe ripartire dall’Eccellenza o addirittura dalla Terza categoria.Grana invece in casa Pisa: il club nerazzurro ha presentato la domanda d’iscrizione in Lega Pro senza allegare la fidejussione di 400mila euro. Senza quest’ultima i toscani incapperanno in una penalizzazione. La posizione sarà sanabile entro due settimane.