A Firenze su 654 licenze taxi solo 5 vetture sono attrezzate per trasportare i disabili. La possibilità si riduce dell’80% se dalla carta di passa alla pratica, o meglio alla strada: quello di Fabio Venturi, tassista della cooperativa Socata – 4242, e’ l’unico mezzo su piazza equipaggiato per soddisfare le esigenze dei disabili. Le altre quattro auto disponibili- due acquistate dalla stessa Socota, due da Cotafi 4390-, «sono licenze ter», sottolinea Tommaso Grassi, consigliere comunale di Si e capogruppo di ‘Firenze riparte a sinistra’. Il ‘ter’ sta per temporanee, quindi non di proprieta’ dei padroncini, come Venturi, ma delle cooperative. Il passaggio non e’ secondario, anzi e’ determinante se correlato ai tempi di risposta del servizio visto che cosi’ «i disabili sono costretti ad aspettare una vettura anche 48 ore dalla chiamata». Il problema, spiega Venturi, «e’ reperire gli autisti». Le vetture attrezzate, infatti, «sono parcheggiate in deposito. Quindi per soddisfare una chiamata un tassista deve tornare alla rimessa, lasciare li’ la propria auto, prendere una delle vetture attrezzate, effettuare la corsa e tornare alla base per continuare il turno sul proprio mezzo».
Pepe (Vita Indipendente): «Negato il diritto al taxi» Per chi e’ in carrozzina a rotelle, denuncia Patrizia Pepe, membra dell’associazione Vita Indipendente, «questi tempi e questi numeri ci negano il diritto al taxi. Noi anche qui chiediamo pari dignità». Ed e’ qui che Pepe attacca il Comune reo di aver lanciato un bando per 70 nuove licenze elettriche «senza pero’ prevedere una quota di vetture dedicate al trasporto disabili. Una vera e propria vergogna». Anche perche’, continua, non mancano gli esempi positivi: «Come Bologna dove su 700 licenze, circolano su piazza 31 taxi attrezzati 24 ore su 24». In vista quindi della quinta Conferenza nazionale sulle politiche per la disabilita’, a Firenze il 16 e il 17 settembre, Grassi a fianco di Miriam Amato, consigliera comunale di ‘Alternativa Libera’, lanciano la campagna “Voglio muovermi! Anche in taxi”. Un appello che arriva, dicono, «nonostante gli impegni assunti dal Consiglio comunale e dall’amministrazione. Chi ha disabilita’ motoria non ha ad oggi la possibilita’ di prendere un taxi come tutte le persone comuni». Per il trasporto dei disabili «da alcuni giorni sono operativi quattro nuovi mezzi, mentre per adeguare le vetture gia’ in strada saranno messe a disposizione risorse specifiche». La replica di Palazzo Vecchio e’ affidata a Giovanni Bettarini, l’assessore allo Sviluppo economico. Interventi, continua, che «fanno seguito anche all’approvazione il 20 giugno scorso di una mozione in materia di trasporto disabili, fatta propria dal Consiglio comunale, ma arrivata quando il bando per l’assegnazione delle 70 nuove licenze elettriche era gia’ stato pubblicato».