«Il piano socio-sanitario 2018-2020 della Regione Toscana è destinato a fallire, perché privo di organicità e penalizza gravemente la prevenzione e il ruolo partecipativo della comunità». Così consiglieri regionali di Sì Toscana a sinistra, Paolo Sarti e Tommaso Fattori in merito al nuovo piano le cui linee saranno illustrate domani in aula con una comunicazione della Giunta.

«Criticità e problemi minimizzati» I consiglieri si chiedono «cosa ne è del sociale in questo piano che offre un quadro nel quale si massimizzano gli elementi considerati positivi e si minimizzano le problematiche e la criticità». In Toscana – ha aggiunto  Sarti- assistiamo a un incremento della povertà relativa, dal 9,2 all’11,6%, della povertà assoluta, da 25 mila famiglie nel 2008 a 54 mila nel 2016, e, ancora disoccupazione giovanile a livelli molto alti, la cresciuta precarietà, la speranza di vita che arretra, donne più longeve degli uomini ma in condizione di salute peggiori». Per Fattori, «l’obiettivo che giustificava la riforma socio sanitaria è stato mancato, anziché diminuire la spesa in sanità è cresciuta, soprattutto quella farmaceutica. Tutto questo dimostra l’evidente sofferenza che ormai riguarda l’intero sistema sanitario, che registra ospedali che reggono solo sull’eccellenza ma non sulla programmazione, pronti soccorso in tilt e un territorio che non è in grado di farsi carico della continuità assistenziale e di ricevere il post operatorio, con inevitabile ritorno al pronto soccorso».