SIENA – «Stiamo valutando lo stato di agitazione e tutte le forme di protesta necessarie se la direzione dell’Aou Senese non ci riceverà in tempi brevi. La nostra volontà è mettere un freno allo scellerato percorso intrapreso dalla sanità senese». Così in una nota Cisl Fp Siena che ricostruisce la situazione anche alla luce di quanto sta accadendo nelle altre realtà toscane.
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Allarme mobilità ‘fittizia’
«La notizia della richiesta di 200 infermieri deliberati attraverso anche l’invio del fabbisogno di personale alla Regione Toscana dall’ospedale di Careggi, che attualmente sono ancora bloccati dalla stessa Regione, crea ancora disagi. Careggi comunque prosegue con gli interinali in attesa dello sblocco. Dalle Scotte invece il silenzio più assoluto. Nessuna richiesta di personale, ma blocco uscite. Forse le ferie per qualcuno non sono ancora finite, ma i problemi sono già presenti. Sappiamo che è stato fatto una calendarizzazione delle uscite dei colleghi della mobilità “fittizia”, ovvero senza nessuna delibera. Questo permetterebbe all’azienda di poter anche spostare le date di mobilita in ogni momento creando ulteriore disagio al personale che per regolare selezione ha acquisito il diritto a spostarsi. Il personale, che il dott. Barretta dice di avere in più, (ma non considera la quantità di servizi aggiuntivi nati per il Covid), quindi non ha certezza di uscire. Rimane il punto nevralgico degli assunti nell’anno 2020, a fronte di quante cessazioni? Nel 2021 quanti ingressi e quanti cessati? Ancora non è dato da sapere».
«Dall’1 settembre non ci saranno più problemi di personale? Monitoreremo»
«Per dichiarazione aziendale – prosegue la nota – dal primo settembre non ci saranno più problemi di personale, quindi nessun salto di riposo e nessun straordinario da pagare, nessuna prestazione aggiuntiva. Noi monitoreremo attentamente che questa sia una garanzia. Delle stabilizzazioni, invece, ad oggi nessuna notizia. Vergogna! La Asl fa firmare già da ieri i contratti ai colleghi che hanno maturato i criteri per legge. Doppia vergogna, in quanto le delibere di azienda ospedaliera e Asl dovevano uscire insieme, per permettere ai colleghi di scegliere di inserirsi nei luoghi vicini casa. La Direzione si dimostra irriguardosa verso il personale che da 2 anni sta lavorando senza risparmiarsi e con sacrificio. Con il Covid tutti hanno dimostrato disponibilità, impegno, dedizione verso qualsiasi tipo di richiesta sia stata fatta dall’azienda. Dovere senz’altro, ma ora anche diritto di lavorare secondo i canoni contrattuali. Perché le altre realtà si muovono e Siena no? Con questo, l’azienda risparmierà ulteriormente, ed il dott.Barretta avrà raggiunto il suo obiettivo. Ci chiediamo, però, se queste “non operazioni” fanno parte di un piano più grande di azioni cosiddette di rientro, per poter risparmiare euro sonanti a scapito di chi è stato in prima linea in questo tragico periodo. In più, queste “non operazioni” che influenza avranno sul benessere sanitario dei cittadini? Riguarderanno solo il personale o anche strumenti, strumentazioni, ausili e quant’altro? Nel frattempo apprendiamo che dal primo di settembre saranno sospese le distribuzioni di acqua aggiuntiva al personale che il precedente direttore Giovannini, aveva voluto a favore del personale. Quindi sull’acqua ulteriore risparmio, perché i professionisti forse bevono troppo? Non solo, sembra che il dott Barretta sospenda l’operatività della guardia al pronto soccorso, sempre dai primi di settembre, creando una situazione estremamente disagiata e pericolosa. Così oltre a risparmiare, mette un carico di lavoro aggiuntivo al personale del pre-triage e triage che si dovranno fare carico anche delle situazioni emergenziali di rapporti tra l’utenza. Il tutto come se il Covid non esistesse più. Nel silenzio di una Regione, che si dovrebbe domandare se questa è la strada verso un vero servizio pubblico come la prossimità e lo stare vicino a tutti i professionisti, Siena non può rimane in attesa».