FIRENZE – Sotto l’ombrello regionale non tutto sarebbe in regola. Per lo meno secondo la denuncia della Cisl, che evidenziata “contratti pirata” dentro Rsa accreditate.
“Molte RSA in Toscana applicano contratti di lavoro non sottoscritti dalle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative”, sottolineano Mauro Giuliattini, responsabile della Fp-Cisl Toscana e Andrea Nerini, che per la Fp-Cisl segue il settore. Alla luce di tutto ciò, il sindacato chiede pertanto alla Regione Toscana, “maggiori controlli sugli accreditamenti in essere e maggiore vigilanza”.
Una necessità dettata da contratti che “danno facoltà al datore di lavoro di licenziare i lavoratori dopo 140 giorni di malattia in tre anni, che non erogano l’indennità di malattia al 100%, che non riconoscono ai lavoratori nessuna indennità per carenza o integrazione a partire dal 5° evento di malattia nell’anno”.