«C’è grande attesa per il debutto sabato del Maggio musicale fiorentino, c’è grande interesse ma grandi vendite di biglietti no. Io vorrei che i biglietti che sono ancora rimasti in vendita per quest’opera i nostri concittadini della Firenze e della Toscana, li andassero ad esaurire. Vogliamo il tutto esaurito, non ci basta avere abbastanza pieni i teatri». Sono parole molto chiare quelle pronunciate questa mattina dal sovraintendente del Maggio musicale fiorentino, Cristiano Chiariot, che insieme al maestro Fabio Luisi ha presentato al teatro dell’Opera di Firenze il primo spettacolo che aprirà la nuova stagione di una delle fondazioni liriche più importanti d’Italia.
Chiariot: «E’ il festival della città» «L’invito ai fiorentini è che partecipino ad uno degli eventi del Maggio perché questo è il festival della città. C’è più di un pizzico di emozione nel presentare questo primo spettacolo – ha aggiunto Chiariot – Perché è una sfida che con tutto il teatro ci siamo dati, è un festival molto intenso ed inauguriamo con un’opera così difficile ma così bella, pero’ vinciamo questo timore che abbiamo dentro di noi grazie alla vitalità del direttore d’orchestra, Luisi, di una figura artistica come Valerio Binasco, e di tutto il lavoro che è stato fatto in queste settimane di preparazione di ‘Cardillac’».
Luisi: «Onorato per questa prima direzione» Con la direzione del ‘Cardillac’, Luisi sarà alla sua ‘prima’ con il ‘Maggio musicale fiorentino’. «La versione che metteremo in scena è quella originale, abbiamo scelto questa versione perché ha un impatto musicale e drammatico molto piùforte della versione che l’autore ha rivisto poi negli anni ’50 – ha raccontato Luisi – La preparazione sta andando molto bene, il cast è ottimo non soltanto dal punto di vista delle possibilità musicali e vocali, ma anche dal punto di vista della dizione che in questa opera è fondamentale. Stiamo parlando di un’opera che si basa molto sul testo, sulla forza di questo testo e quindi abbiamo bisogno di un modo di cantare particolare. Io mi sento molto onorato di questa mia prima direzione, il Maggio musicale da quando sono studente è sempre stato un faro secondo me della cultura musicale, e non solo musicale, in Italia. Ricordo ancora la mia insegnante di pianoforte che faceva dei pellegrinaggio al Maggio tutti gli anni».