Un viaggio personale nella cucina italiana, spiegata, raccontata, annotata e leggermente interpretata. E’ “A qualcuno piace Cracco. La cucina regionale come piace a me” il titolo del nuovo libro di Carlo Cracco che sarà presentato sabato 7 giugno ad Arezzo nell’ambito della manifestazione “Il giardino delle Idee” (ore 21 – Teatro Vasariano). Ad introdurre e moderare l’incontro Barbara Bianconi con le domande e le sollecitazioni di Luca Caneschi e Fabio Mugelli.
Cucina regionale rivisitata – In questo volume Cracco si conferma fantastico chef e abile narratore. Apporta con garbo il suo tocco personale in una materia di peraltro impossibile codificazione quale la cucina regionale che, avverte nella prefazione, probabilmente non esiste. È piuttosto una cucina di territorio, di località, di paese, addirittura di condominio. La prima cosa che ogni lettore fa, prendendo in mano il libro, è andare a cercare la propria regione per vedere quale ricetta sia riportata. Per ogni regione ci sono da 2 a 4 ricette. Fa eccezione l’Emilia-Romagna, regione “doppia” con 5. C’è spazio anche per la migliore ribollita della vita, degustata a casa di Laura ad Arezzo. Destreggiarsi in quel delizioso labirinto della cucina regionale è l’intento che persegue Carlo Cracco nel suo nuovo libro, accompagnando il lettore fra le specialità e i prodotti tipici delle regioni italiane, da Nord a Sud. Non solo le parole dello chef. A Qualcuno Piace Cracco restituisce la ricchezza della cucina italiana al lettore grazie ad approfondimenti e fotografie, con le quali viaggiare con la fantasia attraverso la penisola. E dopo aver osservato, studiato e ripercorso la tipicità dei piatti, Cracco prova con uno slancio a venirne fuori conservando la cucina regionale e, allo stesso tempo, provando a guardarla con occhi nuovi e proponendone sempre la sua personale rivisitazione. Sapori nuovi e ritrovati che, nella mia memoria, si legano a ricordi passati, ad affetti e a esperienze speciali.