Le famiglie toscane si sono adeguate alla crisi rivedendo verso il basso le loro scelte di consumo. Con la conseguenza che nel 2012 in regione le vendite al dettaglio sono calate del 6,3%, con una contrazione della spesa per beni durevoli pari al 15,2%. A dirlo è il rapporto di Banca d'Italia sull'economia regionale che evidenzia come in Toscana nel 2012 il credito bancario alle famiglie e alle imprese ha registrato flessioni dello 0,2% e dell'1,4%, tendenza accentuatasi a marzo 2013 (-0,5% e -1,7%).

Si investe meno in beni durevoli La conseguenza più rilevante del perdurare della crisi è stato il calo dell’acquisto di beni durevoli. «Si comincia a consumare di meno perché si ritiene che il proprio reddito non crescerà nei prossimi anni», ha spiegato Michele Benvenuti, del nucleo ricerca economica di Banca d'Italia. «Nel 2012 le famiglie hanno adattato i loro modelli di consumo, hanno incorporato la variazione del reddito disponibile: a differenza del passato, si sono comportate come se questa variazione fosse percepita come permanente, quindi hanno adattato verso il basso le loro scelte di consumo, in particolare per l'acquisto di beni durevoli. Ci sono state ripercussioni molto pesanti sulla domanda interna in Toscana e in Italia». Una flessione da attribuire in una parte significativa alla crisi del mercato dell'auto: secondo i dati Anfia le immatricolazioni si sono contratte del 37,8%.

Accesso al credito più complicato  Nel 2012, scrivono i ricercatori, le condizioni di accesso al credito ''sono rimaste tese specialmente per le imprese edili'', e la domanda da parte delle aziende è stata sostenuta solo dalle operazioni di ristrutturazione di debito. Il costo del credito è resciuto: i tassi di interesse a breve termine per la clientela toscana sono saliti dal 6,3% al 6,6%, e quelli sui finanziamenti a medio-lungo termine sono passati dal 4,1% al 4,5%. Nel 2012 le nuove sofferenze erano il 4,3% dei prestiti iniziali alle imprese, ma alla fine dell'anno il complesso delle posizioni caratterizzate da difficoltà di rimborso più o meno gravi incide per poco più di un quarto sul totale.