ARGENTARIO – Per muovere le barche ci vogliono 4 mila litri a settimana. Un litro di nafta costa 1,40 euro. Costi proibitivi per i 200 pescatori dell’Argentario.

L’ipotesi di abbandonare il mare non è più remota. Tra Porto Santo Stefano e Porto Ercole, nel grossetano, lo scoramento ha ormai preso il sopravvento. Tra impennata dei carburanti e stop dovuti al ripopolamento, le giornate lavorative si sono ridotto a 160-170 l’anno. Poco per chi deve vivere dei proventi della pesca. Sempre più risicati, mentre al termine della filiera, quindi nella ristorazione o alla vendita al dettaglio, la materia prima costa sempre più.

La soluzione per uscire da questo stato di crisi passa da una revisione della normativa sul fermo-pesca, che in questa parte di mar Tirreno è previsto per ottobre.