Un’elezione all’unanimità per proseguire quel cammino di rinnovamento iniziato quattro anni fa e che ora pone la caccia senese di fronte a nuove e importanti sfide. Alessandro Ferretti è stato confermato alla presidenza di Arci Caccia Siena nel corso del congresso provinciale “Scegliere oggi la caccia di domani” che si è svolto sabato a Sinalunga.  
 
Via all’innovazione «Un serio e profondo percorso di innovazione è quello che attende la caccia senese per difendere il modello attuale. Con la convinzione che solo precorrendo i tempi si possano mantenere le conquiste del passato». Queste le prime parole di Alessandro Ferretti dopo la conferma a presidente di Arci Caccia Siena per un secondo mandato quadriennale.
 
La caccia e le nuove Province «All’unione  con il territorio grossetano dovremo arrivare con in dote il nuovo Piano Faunistico – ha dichiarato Ferretti – e non semplicemente con l’evocazione, per quanto suggestiva, di ciò che ha rappresentato Siena per la buona caccia. Il Piano dovrà affrontare il tema degli ungulati e dei danni partendo dalla necessità di una effettiva gestione unitaria di tutto il territorio e non limitarsi solamente alla sua enunciazione. Dovrà contenere degli spunti forti e coraggiosiper il rilancio della gestione della piccola selvaggina stanziale e degli istituti faunistici pubblici. Dovrà porsi il problema di innovare il modello gestionale attuale anche attraverso forme sperimentali che modifichino, rafforzino e migliorino il concetto  di legame cacciatore – territorio».
 
Burocrazia più snella E in vista del nuovo assetto provinciale il presidente ha auspicato maggiore semplificazione burocratica: «Anche se le nuove macro province manterranno delle deleghe in materia di caccia dovremo comunque individuare forme di coordinamento a livello di ATC. Tali strutture dovranno comunque essere snelle e leggere a livello organizzativo ed amministrativo mentre dovranno investire tutte le energie per la gestione attiva e di rapporto con i cacciatori».