Boccata d’ossigeno per il cotto di Impruneta. I marchi della Sannini Srl, storica azienda fiorentina e posta in liquidazione dai primi di novembre 2017, pochi giorni fa sono stati acquistati all’asta dalla ditta Manetti Gusmano e figli che opera nel comune di Greve in Chianti. A Darne notizia è la Cgil Toscana in una nota.
Lippi (Fillea Cgil): «Un marchio che rimane sul territorio» «E’ certamente una buona notizia che auspicavamo – dichiara Alessandro Lippi della Fillea Cgil che ha seguito la vicenda fin dall’inizio -: si tratta di un marchio che certifica un’eccellenza fiorentina che rimane nel territorio ed in mano ad un’altra eccellenza. Siamo al momento soddisfatti – aggiunge Lippi – non solo perché con la vendita si possono rispettare gran parte degli accordi trovati con il liquidatore della Sannini Srl in relazione agli stipendi arretrati dei lavoratori, ma anche perché, dopo anni di difficoltà, chiusure aziendali e ammortizzatori sociali, si riparla del Cotto in termini di investimenti e progetti per il futuro. E chi lo fa – aggiunge Lippi – è un imprenditore illuminato come Marco Manetti, titolare dell’azienda Manetti e che ricordiamo essere l’unico imprenditore del settore che non ha mai fatto né cassa integrazione né tanto meno ha licenziato dei lavoratori, pur in presenza di un innegabile crisi del settore».
Investire in tecnologia e innovazione La Manetti, spiega la nota del sindacato toscano, entrerà anche nel settore delle pareti ventilate, e per fare questo dovrà continuare ad investire sia in termini di tecnologia ed innovazione sia in occupazione stabile e duratura, e su questo troverà sempre le rappresentanze sindacali disponibili e sensibili a discutere; e anche con le istituzioni, che pur sono state vicine e attive nella vicenda, con lo scopo di trovare le soluzioni più opportune. Infatti, dopo il drammatico licenziamento di circa 38 lavoratori per la messa in liquidazione della storica azienda Sannini srl, che esisteva dal 1910, «abbiamo posto immediatamente – dice ancora Lippi – il problema di come ricollocare i lavoratori, alcuni già riassunti dalla Manetti Gusmano e figli, e di come proseguire in questa direzione di rilancio occupazionale e del territorio, anche oltre il marchio, ossia nella gestione e riqualificazione dell’area dove operava la Sannini srl». Pertanto proseguiranno gli incontri istituzionali di monitoraggio della vicenda Sannini srl, con un po’ di ottimismo in più ma senza abbassare la guardia sul settore e sulla vicenda specifica, ancora lontana dall’essere completamente risolta, partendo proprio dal necessario recupero occupazionale.