«Questa decisione rischia di rompere il patto di fiducia tra lo Stato e i sindaci». A dirlo in una nota i sindaci dei Comuni toscani nati da fusione, che si sono incontrati stamani nella sede fiorentina dell’Anci. «Aver saputo solo ora che non avremo tutte le risorse previste e già messe in bilancio è gravissimo: potrebbe mandare in disavanzo di amministrazione i nostri Comuni, oltre a mettere in discussione progetti già finanziati per i territori e le comunità – spiegano i primi cittadiuni -. Per questo chiediamo che il finanziamento stanziato dal governo sia reintegrato, per coprire l’intero fabbisogno reale».
La Toscana rischia di perdere 4mln Come spiega il coordinatore di settore Federico Ignesti, sindaco di Scarperia e San Piero, «la Toscana rischia di perdere circa 4 milioni di euro per i 14 Comuni nati da fusione, dove i cittadini hanno scelto di dar vita ad un ente unico per poter godere dei vantaggi previsti. La decisione del governo di non ampliare l’ammontare di risorse stanziate, a fronte della nascita di nuovi Comuni fusi, è veramente insostenibile. Anche perché comunicata a pochi giorni dalla scadenza per l’equilibrio di bilancio, con impegni già presi».
Biffoni scrive ai parlamentari toscani « Su questo tema il presidente di Anci Toscana e sindaco di Prato Matteo Biffoni ha inviato una lettera a tutti parlamentari toscani, ed anche Anci a livello nazionale si è espressa chiedendo sia l’integrazione del fondo, che risulta carente di circa 25 milioni, sia «che venga portato a compimento il percorso di approvazione delle nuove norme in materia di gestione associata, peraltro già condiviso nel tavolo presieduto dal sottosegretario all’Interno Candiani».