Un Forum pieno all’inverosimile non è bastato a contenere l’entusiasmo delle migliaia di fan della band inglese capitanata da Alex Turner, tanto che gli Arctic Monkeys torneranno ad esibirsi in Italia, il 17 luglio, al Pistoia Blues.
La band dei record Si possono definire gli Arctic Monkeys come la band dei record: è l’unico gruppo inglese che, su etichetta indipendente, ha conquistato il primo posto delle classifiche inglesi con tutti e 5 gli album pubblicati (Whatever People Say I Am, That’s What I’m Not – 2005, Favourite Worst Nightmare – 2007, Humbug – 2009, Suck It And See – 2011, AM – 2013); con il loro primo album, che ha venduto oltre 600.000 copie in cinque giorni, hanno battuto il record detenuto dai Beatles.
La storia di una band di successo Alex Turner (voce e chitarra), Jamie Cook (chitarra), Andy Nicholson (basso) e Matt Helders (batteria) formano gli Arctic Monkeys a High Green, periferia di Sheffield, nel 2002. Nell’estate dell’anno successivo tengono i primi concerti, durante i quali distribuiscono gratuitamente tra il pubblico cd contenenti versioni “demo” dei loro primi pezzi. Diffuse su Internet dai fan della prima ora (che allestiscono anche una pagina su MySpace, all’epoca uno dei mezzi preferiti dalle giovani band per tentare farsi conoscere dal grande pubblico), quelle canzoni diventano subito popolarissime, alimentando l’attesa per le prime uscite “ufficiali” e creando un precedente di successo artistico e mediatico raggiunto senza pubblicità o contratto discografico. Dopo un primo Ep a tiratura limitata intitolato “Five minutes with Arctic Monkeys”, partecipazioni ai festival estivi di Reading e Leeds, un primo tour sold out nel Regno Unito e una serie di rifiuti alle avances delle major discografiche, Turner e compagni firmano finalmente per l’etichetta indie Domino. Spinti dal fortissimo sostegno della stampa specializzata, vanno al numero uno delle classifiche di vendita, prima con “I bet you look good on the dancefloor” e “When the sun goes down”, poi (a inizio 2006) con l’album “Whatever people say I am, that’s watt I’m not”, inciso con il produttore Jim Abbiss: 363.735 copie vendute nella prima settimana, record nella storia dell’industria discografica britannica. All’album segue un altro Ep, “Who the fuco are Arctic Monkeys”. Poco dopo la sua uscita, il gruppo vive un periodo di leggero sbandamento: il bassista Nicholson se ne va, sostituito da Nick O’Malley, e il nuovo singolo “Leave before the lights come on” si deve accontentare del quarto posto in classifica. I giovanissimi Monkeys, nel bel mezzo di un tourbillon promozionale che li porta in giro per il mondo (un paio di volte anche in Italia) sono però già concentrati sulla realizzazione del loro secondo album, “Favourite worst nightmare”: preceduto dal singolo “Brianstorm”, il disco esce nell’aprile del 2007 e riprende il numero uno delle charts inglesi facendo irruzione anche nella Top Ten americana di Billboard. Gli atri due singoli estratti sono “Fluorescent adolescent” e “Teddy Picker”, a inizio 2007. Per il nuovo album, gli Arctic Monkeys scelgono Josh Homme dei Queens of the Stone Age e il deserto californiano del Mojave, rifinendo il tutto a New York con James Ford (Simian Mobile Disco, già al lavoro sui primi due dischi della band): nel mese di agosto 2009 ecco il nuovo album HUMBUG. Dopo una piccola pausa, il gruppo si ritrova per la realizzazione del quarto lavoro, “Suck it and see”, in uscita nella primavera 2011. Nel frattempo Turner scrive la colonna sonora per il film di Richard Ayoade, “Submarine”, che corrisponde anche alla prima uscita solista del musicista. L’anno successivo è particolarmente significativo per la band di Sheffield: a febbraio esce il nuovo singolo “R U mine”, un pezzo in puro stile Arctic Monkeys che traccia la strada a quello che sarà poi il quinto album, ma soprattutto il quartetto si esibisce con grande successo alla cerimonia d’apertura delle olimpiadi di Londra, portando sul palco “I bet you look good on the dancefloor” e una cover di “Come together” dei Beatles. Nel frattempo si comincia a pianificare il 2013: la band annuncia la partecipazione a diversi festival estivi e inizia a dar forma al nuovo disco, suonando alcuni nuovi pezzi durante i live. L’annuncio dell’uscita di AM viene dato a giugno del 2013, per una release programmata per i primi di settembre. Il disco, registrato al Rancho de la Luna a Joshua Tree, in California, conta dodici pezzi e vede nuovamente la partecipazione di Josh Homme, più quella di Pete Thomas, batterista al soldo di Elvis Costello, e dell’ex chitarrista dei Coral Bill Ryder-Jones. Sarà un successo strepitoso: 157,329 vendute nella prima settimana, ancora un esordio al numero uno della UK Albums Chart, vittoria ai BRIT Awards 2014 nella categoria “Album dell’anno” e “Gruppo inglese dell’anno” (i primi nella storia a vincere il double, entrambi i premi, per tre volte).