Orsini, Marini e De Capitani: tre artefici per uno spettacolo con una strana genesi alla ricerca di Oscar Wilde. Giovedì 30 aprile alle 21,30 al Teatro dei Leggieri di San Gimignano va in scena “La ballata del carcere di Reading”, spettacolo inserito all’interno della stagione “Leggieri d’Inverno”. Con Umberto Orsini e Giovanna Marini che firma le musiche eseguite dal vivo. Regia di Elio De Capitani.

Alla ricerca di Wilde – Nel 1895 Oscar Wilde, in seguito a una causa per diffamazione da lui intentata al Duca di Queesberry, fu a sua volta accusato di comportamento contrario alla morale pubblica e condannato a due anni di carcere, che scontò nella prigione di Reading. Questa terribile esperienza è all’origine de “La Ballata del carcere di Reading”, una delle sue opere più autentiche e scopertamente sincere. La ballata è un lamento poetico in due momenti: l’impiccagione di un giovane detenuto, il rituale assurdo e feroce dell’esecuzione, e la meditazione, profondamente religiosa, sul male e la redenzione. Seguendo la lezione di Franco Buffoni, De Capitani fa piazza pulita dei molti Wilde mitici per cercare quello reale, capace di prefigurare il secolo a venire anticipando l’arte come recita sociale e la vita come performance artistica.
 Secondo il regista, “The ballad of Reading gaol” si presta a una messinscena “perché in un certo senso lo è: è una messinscena complessa, ritualmente complicata, dove una volta ancora l’attrazione fisica si sublima in canto e il canto sublima la sofferenza in bellezza”.

Lo spettacolo – Giovanna Marini ha scritto cinque ballate, componendo una musica che va dalla ballata irlandese fino a Schubert, passando per i Beatles. Umberto Orsini farà Wilde, teso a cogliere solo il lato artistico-estetico, la bellezza dei versi. De Capitani immagina e studia una scrittura che sia “strategia di dislocazione sapiente delle forme e dei materiali da combinare con le parole cantate di Giovanna, con la sua musica altrettanto ostinata e precisa”. Al centro di tutto, Wilde: la sua condizione di prigioniero e il corpo di un ragazzo, un giovane soldato, condannato alla forca per l’assassinio della sua amante, un Woyzeck inglese con la giubba rossa dei dragoni di sua maestà. Wilde lo ha solo visto nell’ora d’aria e trova una nuova vena che unisce i suoni, i colori, i pensieri e gli incubi e i corpi inappagati della galera con una certa luce di un amore trasfigurato.


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