FIRENZE – Un punto interrogativo si eleva sulla bonifica sull’area inquinata del Keu. Il Tar avrebbe dato ragione a Chimet e Tca, due aziende orafe dell’Aretino, che non dovranno pagare la riqualificazione nella zona di stoccaggio nei pressi di Bucine.
Così, come riportato da Il Tirreno, viene annullato l’ordine di bonifica fatto dalla Regione nel 2023. La responsabilità secondo i giudici sarebbe di chi era deputato alla gestione dei rifiuti, accertando che la qualità degli stessi potesse essere utilizzata in recuperi ambientali come materiale per realizzare strade – come la 429 – o case. La decisione potrebbe valere per 10 dei 13 siti inquinati con il rifiuto da lavorazione conciaria. La Regione ha annunciato di volere ricorrere al Consiglio di Stato.
“Dando torto alla Regione Toscana il Tar ha semplicemente constatato un fatto: è responsabile non solo chi produce i rifiuti speciali o chi li trasporta, fermo restando che chi ha sbagliato deve pagare, ma anche chi avrebbe dovuto gestire i rifiuti speciali, nel caso la Regione Toscana. Purtroppo, il conto lo pagheranno per l’ennesima volta i toscani. Prima avvelenati, poi colpiti in uno dei cuori produttivi della regione e ora anche nel portafoglio”, ha detto Erika Mazzetti, deputato di Forza Italia.
Il 10 maggio è in programma l’udienza preliminare. Gli indagati sono 24.