PIOMBINO – La speranza è l’ultima a morire. O forse no. Almeno a giudicare delle persistenti difficoltà dei lavoratori di Jsw. Oggi hanno incontrato Giampietro Castano, consigliere del ministro Adolfo Urso, ricavandone l’ennesima delusione.
“Di persona abbiamo potuto spiegare meglio la nostra convinzione che l’attuale multinazionale è inadempiente e inaffidabile, e che gli strumenti a disposizione per poterla vincolare agli impegni dichiarati o alla sua marginalizzazione od estromissione oltre al vincolo delle concessioni demaniali restava la maxi-commessa delle Rotaie”, hanno fatto sapere i sindacati, prima di passare all’accaduto: “Uno strumento ormai irrimediabilmente perduto in quanto oggi abbiamo avuto conferma di quanto già a nostra conoscenza, ossia che il giorno 13 è stato assegnato un bando diretto per la fornitura di rotaie del valore di 922 milioni di euro al gruppo JSW senza alcun tipo di vincolo. Abbiamo appreso oggi che questa assegnazione pare essere stata possibile grazie ad una norma che trae forza dell’accordo di programma del 2018 ancora in vigore”.
A Castano è stata anche consegnata una lettera per il ministro. “La proprietà indiana annuncia per l’ennesima volta un mirabolante piano industriale (l’ennesima versione ) quando ad oggi non abbiamo visto neanche l’ombra di un investimento né su nuove tecnologie né sulle manutenzioni necessarie ai reparti già esistenti, mettendo a rischio la sicurezza dei lavoratori e degli impianti dello stabilimento”, si legge nel documento, dove si cita anche il sindaco Ferrari: “Parla di un fantomatico ‘piano di ampio respiro’ per Piombino, ma forse non si è accorto che intanto ai lavoratori manca proprio l’aria per respirare e, essendo sempre più prossimi alla scadenza degli attuali ammortizzatori sociali, rischiano di non sopravvivere ad altri bei sogni e promesse”.
Una situazione che si sovrappone alla questione rigassificatore: “Intanto a Piombino viene chiesto dal Governo italiano, con l’istallazione del rigassificatore nel nostro porto (senza avere ancora avuto garanzie sull’operatività futura delle banchine), di contribuire a risolvere un’emergenza nazionale per liberarsi dall’egemonia del gas russo”.
La delusione non lascia però spazio alla rassegnazione, con i sindacati rilanciano l’azione: “Le annunciamo che se non sentirà l’esigenza e la necessità di convocare urgentemente il tavolo anche di questo tavolo del settore Siderurgico, saranno i lavoratori di Piombino ad autoconvocarsi a Roma il 20 Aprile sotto il suo Ministero per conquistare un tavolo che riteniamo dovuto”.