La Corte Costituzionale dichiara illegittima l’Iva sulla tariffa di igiene ambientale e le associazioni dei consumatori scattano sul piede di guerra. Il Movimento Difesa del Cittadino ha calcolato che in Italia sono 1183 i Comuni interessati dal provvedimento. Tra le regioni è il Trentino Alto Adige con il 65,78%, 223 Comuni, la regione con la quota piu' significativa di enti locali che nel 2008 ha applicato l'Iva sulla Tia, la tariffa di igiene ambientale.
La sentenza Il Movimento Difesa del cittadino ha attivato uno sportello informativo e la possibilita' di scaricare on line il modulo di rimborso dopo che, il 9 marzo scorso, la Corte di Cassazione ha ribadito l'illegittimità dell'applicazione dell'Iva sulla Tia, affermando che non rappresenta per i cittadini un servizio, quanto piuttosto una tassa che, in quanto tale, non è a essa soggetta.
La Tia nelle regioni italiane Dopo il Trentino Alto Adige e' l'Emilia Romagna con 46,04% (157 Comuni), la regione con il maggior numero di comuni, segue il Veneto con il 39,93% (232 Comuni), la Toscana con il 27,87% (80 Comuni), la Sicilia con il 20% (78 Comuni), la Lombardia con il 14,55% (225), il Friuli Venezia Giulia con l'11,87% (26 Comuni), le Marche con l'11,38% (28 Comuni), il Piemonte con il 10,36% (125 Comuni), l'Umbria con il 7,61% (7 Comuni), la Liguria con il 4,26% (10 Comuni), la Basilicata con il 3,5% (4 Comuni), la Campania con il 3,09% (17 Comuni), la Calabria con il 2,93% (12 Comuni), il Lazio con il 2,91% (11 Comuni), la Sardegna con il 2,39% (9 Comuni), l'Abruzzo con l'1,97% (6 Comuni), la Puglia con l'1,35% (4 Comuni), mentre il Molise e la Val d'Aosta rispettivamente con l'1,35% e lo 0,74% e un Comune.