Italiani sempre più agitati, stressati e depressi, tanto che, nel 2011, oltre undici milioni hanno assunto psicofarmaci. In particolare, circa 5 milioni quelli che fatto ricorso a tranquillanti e ansiolitici, ovvero il 12,8% della popolazione, e di questi più di 3 milioni sono donne. E' quanto emerge dallo studio Ipsad (Italian Population Survey on Alcohol and other Drugs) condotto dall'Istituto di fisiologia clinica del Consiglio nazionale delle ricerche (Ifc-Cnr) di Pisa.
In calo il tabacco, cresce il vizio del gioco I sonniferi, secondo i dati relativi al 2011 e riportati nel libro “In dipendenza. 121 risposte sulle dipendenze in Italia”, sono stati utilizzati dal 10% della popolazione, ovvero 4 milioni di persone. Sono invece 2,2 milioni gli assuntori di antidepressivi, pari al 5,5% e, anche in questo caso, soprattutto donne. Se queste ultime trovano una soluzione negli psicofarmaci, gli uomini si rivolgono all'alcool. Nell'ultimo mese, quasi 1,5 milioni di italiani (5,4%) ha assunto sei o più bevande alcoliche in una sola occasione, e gli uomini sono quasi il triplo delle donne: 8,8% contro 2,9%. Il consumo di tabacco, invece, èin diminuzione ma ancora diffuso: non rinuncia a fumare 31,4% della popolazione, 12,5 milioni. Per un vizio che retrocede ce n'e' uno che avanza creando una vera e propria emergenza socio-sanitaria, il gioco d'azzardo. In Italia, quasi la metà (47%) della popolazione tra 15 e 64 anni ha giocato almeno una volta: se l'11% sono giocatori 'a basso rischio', il 4,3% e' 'a rischio moderato' mentre 250.000 quelli 'problematici'.