Se la politica, a livello nazionale e locale, può permettersi di non fare nulla sul turismo, è anche perché esiste in Italia un’ampia base di persone che i turisti, proprio li detesta. E, in qualche caso, li odia. Leggo di un caro amico che impreca – su Facebook – perché deve aspettare 40-secondi – che un gruppo di turisti, appena sceso dal pullman, attraversi la strada, naturalmente sulle strisce pedonali, e penso che sia solo l’aggressività che si impossessa di noi quando siamo al volante di un auto.
Ascolto il chiarissimo professore universitario, che interviene ad un incontro per dire che il problema del turismo mordi-e-fuggi nelle città d’arte si può risolvere in un giorno: basta mettere il pedaggio per i bus a 1.000 o 1.500 euro al giorno, così nessuno potrà permettersi di pagarlo, e scuoto la testa per l’eterno elitarismo di certa sinistra.
Fisso incredulo la custode del museo nazionale, peraltro vestita come nemmeno a casa propria sarebbe decenza, che vende i biglietti di ingresso a due turisti francesi e, prima ancora che loro voltino le spalle, commenta con la collega: “Se vogliono venire in Italia, prima dovrebbero imparare a parlare italiano. E che, devo essere io a studiare tutte le lingue?”. E trovo conferma che quella dei musei è una battaglia persa.
Ho quasi un crampo, quando il receptionist di albergo al quale due clienti hanno – cortesemente – chiesto una mappa della città, stacca gli occhi dal computer, gira la testa, si alza dalla sedia e non riesce a trattenersi, evidentemente contando sul fatto che i suoi interlocutori non parlino italiano: “Non è che io sta qua al vostro servizio!”.
Constato che perfino il bravissimo giornalista, che leggo sempre con piacere e con ammirazione, ha un cedimento: “Siamo sicuri di volere moltissimi turisti in Italia? A me ne basterebbero molti; ma fedeli, entusiasti e rispettosi”.
Infine, mi arriva la mazzata (e la conferma). L’assessore di una località che vorrebbe e dovrebbe essere turistica trova subito la giustificazione “perfetta”: “Ho mandato una mail a tutti gli operatori per sapere cosa volevano fare, mi hanno risposto in due. Se non interessa a loro, figurati a me che ho già tante deleghe a cui pensare. Vuol dire che non si farà niente”.