FIRENZE – L’Italia spaccata in due ancora una volta. Non fa notizia quindi che in merito di livelli occupazionali il sud abbia dati nettamente peggiori delle altre zone del Paese e tra i più bassi su scala europea.
In Calabria, Campania e Sicilia non si arriva al 50% di occupati. Guardando alle percentuali regionali, a far meglio la Val D’Aosta (con un tasso del 77,3%), Emilia Romagna (75,9%), seguite da Veneto (75,7%), Trento (75,6%), Lombardia (74,6%), Toscana (74,5%), Friuli Venezia Giulia (73,8%), Marche (72,6%), Piemonte e Liguria (entrambi a 72,2%), Umbria (71,8%), Lazio (68,1%) e Abruzzo (66%). Seguono infine Molise (60,9%), Sardegna (59,9%), Basilicata (59,1%), Puglia (54,7%).