MILANO – L’Italia conquista la vetta della classifica generale della reputazione turistica europea ma serve migliorare in fretta l’utilizzo istituzionale dei social. Emerge dallo studio di Demoskopika sulla reputazione dei sistemi turistici regionali che quest’anno è stato allargato all’ambito europeo con l’European Tourism Reputation Index. Entusiasta ma anche conscia dei passi ancora da fare la ministra del turismo Daniela Santanchè: “Essere la Nazione più desiderata e popolare è senza dubbio un dato che ci fa guardare al presente con soddisfazione e al futuro con ottimismo. Ma a noi non basta risultare la destinazione più ricercata online, non possiamo fermarci a questo: dobbiamo aspirare a far diventare l’Italia capace di presentare l’offerta turistica migliore, in termini di ricchezza, profondità e qualità, così da essere non soltanto la meta più sexy in rete, bensì anche quella più scelta”.
Il Belpaese con 109,1 punti è primo in classifica generale con il primato in 3 indicatori su 5 (ricerca della destinazione, popolarità, tripadvisor confidence destination) e la medaglia d’argento nella valutazione del sistema ricettivo. Assai meno confortante il posizionamento del Belpaese sul versante social. I canali istituzionali monitorati (Enit, Italia.it) non sono adeguatamente sfruttati a differenza di quanto fatto da alcuni competitor (Spagna, Portogallo, Grecia e Germania) facendo scivolare l’Italia al quinto posto nella classifica parziale del Rating Social Reputation (101,8 punti). La Spagna si colloca al secondo posto (105,3 punti). A pesare il primo posto quale destinazione “più social d’Europa” (112,4 punti) e il secondo posto per livello di fiducia dei turisti, quantificato in ben 31,7 milioni di recensioni rilevate su Tripadvisor nei 12 dodici mesi del 2023. Terzo posto, infine, per la Germania (101,6 punti) ottenuto grazie a una performance significativa in tutti gli indicatori individuati. Stringendo il focus sull’Italia anche quest’anno il Trentino Alto Adige, con 112,1 punti, mantiene salda la prima posizione nella classifica generale del Regional Tourism Reputation Index. A spingere in particolare il primo posto quale destinazione “più social d’Italia” (127,8 punti) e il secondo posto quale offerta ricettiva con il gradimento più elevato da parte dei turisti/consumatori (111,9 punti). Con un balzo in avanti di ben 5 posizioni rispetto all’anno precedente, è la Sicilia a conquistare il secondo posto nel medagliere complessivo strappandolo alla Toscana. Terzo posto per il Veneto (102,8 punti). Va alla Basilicata, con 112,9 punti, infine, il primato del sistema ricettivo “più apprezzato” d’Italia secondo le valutazioni positive dei turisti su oltre 4 mila strutture rilevate. Buone notizie anche dall’Osservatorio Turismo Confcommercio in collaborazione con Swg: saranno 13 milioni gli italiani che, tra gennaio e marzo, effettueranno una o più vacanze per un totale di 20,6 milioni di partenze, con una prevalenza per i viaggi brevi – quasi due terzi del totale – e pernottamenti in strutture turistico ricettive preferite da oltre la metà dei viaggiatori. Bene anche i grandi eventi: a Milano dal 20 al 26 febbraio si terrà la settimana della moda donna e la Confcommercio stima un indotto di spesa turistica di 70,4 milioni di euro, con una crescita del 22,6% rispetto al 2019 e una mole di oltre 50.000 visitatori stranieri.
Il Granducato è al terzo posto per popolarità sul web con 118,4 punti, superata solo dalla Sardegna (123) e dalla Sicilia (126,2). Un risultato inferiore, ma sostanzialmente in linea, è il punteggio ottenuto nelle ricerche della destinazione su Google: quinta piazza con 108,1 a un palmo dalla Calabria (quarta con 108,3) e Piemonte (terza con 110 punti). Va ancora meglio nel parametro della “Fiducia nella destinazione”: la Toscana è al secondo posto con 116,9 punti ed è superata solo dal Lazio con 122,8.
Le note dolenti, però, emergono dai social. A rovinare la pagella toscana sono i commenti degli utenti. Il punteggio ottenuto dall’analisi dei feedback su Instagram, Facebook, X e YouTube fa crollare la reputazione toscana al decimo posto. Appena 98,7 punti, distanti anni luce dai 127,8 del primo posto del Trentino-Alto Adige e più vicini ai 91 dell’ultimo posto occupato dal Molise. A punire la Toscana è, però, un altro indicatore: il rating di valutazione del sistema ricettivo. La bocciatura è pesante: appena 94,5 punti e 17° posto in Italia. A determinare questa stangata è quanto offerto da hotel, pensioni B&B e Airbnb. Nell’analisi delle recensioni sul portale di prenotazioni Booking, la Toscana è al penultimo posto con appena 83 punti. Va un po’ meglio su Expedia (decimo posto con 102,4 punti) e Google travel (nona posizione con 100,6 punti).