Nella legge finanziaria toscana, che sarà in votazione prima di Natale, saranno introdotte nuove misure per combattere le ludopatie, scoraggiando esercenti e circoli privati e aiutando coloro che decidono di dichiarare i propri locali «no slot machine» per i quali ci sarà «un’Irap più leggera». È quanto prevede una modifica alle legge toscana sul gioco d’azzardo, approvata oggi all’unanimità dal Consiglio regionale toscano.
La lotta alla ludopatia in Toscana Come ricordato dal consigliere regionale Pd Enzo Brogi, primo firmatario della legge regionale, «il gioco d’azzardo è una delle conseguenze più critiche della crisi sociale, economica e culturale che stiamo attraversando. Con le nuove regole introduciamo l’impossibilità di aprire a un raggio di 500 metri da luoghi considerati sensibili, non solo sale da gioco ma tutti quegli spazi in cui ci sono apparecchi che prevedono una vincita in denaro». Inoltre, ha detto ancora, «all’interno della Finanziaria regionale è inoltre previsto l’Irap più leggera per chi si unisce alla nostra battaglia: sarà infatti incrementata al 0,3% per coloro che mantengono le macchine slot e diminuisce ulteriormente per quelli che se ne liberano, con un riduzione dello 0,5%». Secondo il presidente della commissione sanità Marco Remaschi (Pd), «oggi mettiamo a punto due distinti interventi uno tecnico e uno finanziario, che danno più incisività alla nostra lotta contro la ludopatia. Facciamo sì che la legge si applichi ai centri di scommesse, ai luoghi in cui si esercitano attività comportanti vincite in denaro a prescindere dalla presenza di slot, eliminando il termine “sale da gioco” che restringeva il campo d’azione». Per Remaschi, «rimane nostro obiettivo anche il monitoraggio costante della diffusione del fenomeno, per farlo al meglio istituiremo l’Osservatorio regionale».