Firenze rischia di perdere l’organizzazione del G7 del 2017, idea lanciata e su cui si stava lavorando fin dai primi giorni del governo Renzi nella primavera 2014. Ad annunciarlo è stato il quotidiano Corriere della sera che ha specificato come il piano di investimenti fatto anni fa per La Maddalena costringerebbe proprio l’esecutivo a portare la importante riunione dei sette paesi piu’ industrializzati al mondo nella nota località della Sardegna che fu scavalcata da L’Aquila nel 2008 in seguito al terribile terremoto che colpi l’Abruzzo e che convinse l’allora presidente del Consiglio Silvio Berlusconi a portare Obama e gli altri leader mondiali nella celebre cittadina famosa per le 100 fontane. «Noi ci siamo mossi per fare tutto il possibile. Se poi si decide diversamente, credo che non si debba comunque perdere la spinta per realizzare le infrastrutture e tutto» ha sostenuto il governatore della Toscana, Enrico Rossi sulla prospettiva di uno spostamento del G7 da Firenze a La Maddalena.
Nardella: «Non ho informazioni sullo spostamento» «Il G7 a La Maddalena e non a Firenze? Non ho informazioni in merito» ha invece glissato sull’argomento il sindaco Dario Nardella. Sul tema ha preso posizione in giornata anche Forza Italia. «Ormai sembra chiaro l’intendimento di Palazzo Chigi: il G7 del 2017 non si farà a Firenze, ma al La Maddalena, o a Milano – ha affermato il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella, coordinatore cittadino di Forza Italia- Eppure, il 24 marzo dello scorso anno il premier Renzi aveva promesso che l’evento si sarebbe svolto a Firenze, evidentemente era l’ennesimo annuncio. Noi chiediamo, a questo punto, al sindaco Dario Nardella e al governatore toscano Enrico Rossi di fare fronte comune istituzionale, perché il premier mantenga la sua promessa. Noi siamo pronti a collaborare per il bene della città».
Il vicepresidente del Consiglio Regionale: «Nardella e Rossi pretendino dal premier il mantenimento della promessa» «Una scelta in senso diverso – ha sottolineato Stella – significherebbe, per Firenze, la perdita di 200 milioni di euro: tanti sono i finanziamenti statali attesi per adeguare tutte le infrastrutture destinate ad accogliere i sette leader dei Paesi più importanti al mondo, e i relativi staff. In particolare, la maggior parte delle risorse sarebbero servite per potenziare il Polo Fieristico della Fortezza da Basso, e per adeguare definitivamente la pista dell’aeroporto Amerigo Vespucci. Due opere di fondamentale importanza per il rilancio dell’economia fiorentina, e che la città si sarebbe ritrovata per gli anni a venire.Chiediamo quindi – ha concluso il coordinatore fiorentino di Forza Italia – a Nardella e Rossi di pretendere dal premier (e segretario del loro partito) il mantenimento di quella promessa e, comunque, un’attenzione speciale per le infrastrutture di Firenze: oltre a polo fieristico e aeroporto, anche i cantieri della tramvia e la stazione dell’Alta Velocità ferroviaria sono due emergenze».