«Ci sono delle scelte già prese a livello sia politico che istituzionale e credo che non serva fare un referendum sulla nuova pista dell’aeroporto». Così il sindaco di Firenze, Dario Nardella, rispondendo ad una domanda dei giornalisti che gli hanno chiesto della proposta avanzata dal segretario del Pd di Sesto Fiorentino, Stefano Gennai, che dalle colonne del ‘Corriere Fiorentino’, nelle scorse ore, ha avanzato la proposta di un referendum fra i cittadini del territorio sestese e di Campi Bisenzio, per la possibile realizzazione dell’aeroporto ed anche dell’inceneritore, nel territorio della Piana. «Viviamo in un Paese dove siamo bravissimi a discutere per anni su un’opera pubblica e quando sta per partire, si discute nuovamente per bloccarne la realizzazione – ha aggiunto Dario Nardella -. Io a questo gioco non ci sto e nel mio programma c’è anche la realizzazione della nuova pista dell’aeroporto. Ho visitato una persona che abita nella zona di Quaracchi e mi ha mostrato i panni che stende fuori da casa sua e sono spesso coperti da macchie di gasolio scaricate dagli aerei che atterrano a Peretola. Le istituzioni da tempo hanno deciso di fare la pista dell’aeroporto, se non la facciamo, le aziende che ci sono in quella zona rischiano di andarsene. L’aeroporto non è un capriccio ma un’opera necessaria».
Dubbi a sinistra Le parole del segretario Pd di Sesto Fiorentino, Gennai hanno però scatenato un vasto fronte di reazioni politiche. «La crepa nelle certezze degli esponenti del Pd sul futuro della piana è ormai una voragine – hanno sottolineato Tommaso Fattori e Paolo Sarti, Consiglieri regionali di Sì Toscana a Sinistra, e Tommaso Grassi, capogruppo di Firenze riparte a Sinistra -. Dopo che il sindaco di Campi Bisenzio, Emiliano Fossi, ha iniziato una crociata personale contro gli inceneritori, al punto da andare a Parma per incontrare il suo collega Federico Pizzarotti, le prime dichiarazioni del nuovo segretario dem di Sesto Fiorentino lasciano basiti: sul potenziamento dell’aeroporto chiede che si tenga un referendum e, addirittura, afferma che non è un “dogma” che l’inceneritore si faccia a Casa Passerini. Ora su tutto questo dobbiamo puntualizzare due aspetti: il primo è che non è credibile una forza politica che fin qui è stata sempre chiusa al dialogo ed ha sostenuto convintamente quei progetti che ora rimette in discussione – proseguono Fattori, Sarti e Grossi -. Il secondo, più grave, è che lo stesso segretario del PD di Sesto dimostra di avere in testa soltanto calcoli elettorali: ‘le politiche sulla Piana – afferma Stefano Gennai – non sono state all’altezza di tenere il consenso della popolazione’. Ma qui, caro neosegretario, non ne va del consenso della popolazione, ma della sua salute. E si rischia la definitiva distruzione della piana dal punto di vista ambientale. Queste opere, aeroporto ed inceneritore, sono comunque sbagliate, e non potete accorgervene solo per paura di perdere altri Comuni».
Questione di responsabilità Anche la deputata toscana, Deborah Bergamini ha reagito al possibile stop alla nuova pista aeroportuale a Firenze. «Il Partito Democratico continua ad assumere atteggiamenti ambigui sulla nuova pista dell’aeroporto di Peretola – ha sottolineato l’esponente di Forza Italia -. L’annuncio di un referendum ad hoc da parte del nuovo segretario del Pd di Sesto Fiorentino è solo l’ultimo atto di questo comportamento irresponsabile, dopo i ‘no’ dei sindaci dei Comuni della Piana. Forza Italia invece è da sempre a favore dell’allungamento a 2400 metri della pista, ci siamo battuti da sempre con convinzione per potenziare lo scalo, consapevoli che anche e soprattutto da lì passa la strada per il rilancio dell’economia del territorio fiorentino e della Toscana. Quel che trovo assurdo, in questa vicenda – ha concluso l’onorevole Bergamini – è che ci sia ancora chi lavora contro l’ammodernamento del Vespucci, senza considerare che dallo sviluppo dell’aeroporto Firenze può trarre solo benefici in termini di rilancio del business e dell’occupazione. Se verrà realizzata la nuova pista da 2.400 metri, passeremo da 2,2 milioni a 4,5 milioni di passeggeri e avremo 2.000 nuovi posti di lavoro, con quasi 200 milioni di euro di investimenti. E’ un’opportunità che non possiamo assolutamente perdere. Stupisce vedere il Pd giocare e fare tatticismi su un tema così importante».