tratta (146)Un Palio che sembra avere una linea tracciata, anzi due. I rapporti tessuti dalle dirigenze in inverno hanno avuto la loro importanza in particolare per due accoppiate che si sono formate: Tittia nel Nicchio e Brio nella Torre. I cavalli toccati in sorte nei Pispini e in Salicotto (Occolè e Morosita Prima ndr) sono una garanzia per impostare un palio a vincere però ci sono altre situazioni che possono evolversi e creare outsiders importanti. Il riferimento è indubbiamente alla Pantera che ha avuto in sorte l’esordiente ma promettente Quintiliano e ha formato l’accoppiata con Scompiglio: fantino partente e cavallo con qualità sbandierate in primavera tali da renderlo “chiaccherato” sin dagli scorsi mesi. C’è poi la Selva che ha l’opportunità di sparigliare le carte con Quit Gold nella stalla e con Trecciolino voglioso evidentemente di riscattarsi dopo un 2014 da dimenticare. L’Oca poi rappresenta una contrada chiave in questo palio: ha da badare all’avversaria Torre e ha la possibilità di sfruttare la potenza di Oppio e la voglia di vincere di Tremendo. Le altre contrade rappresentano un’incognita e al tempo stesso una possibile variabile impazzita: l’Onda vede il ritorno di Salasso sull’esordiente Osama Bin, il Leocorno questa sera affiderà il suo giubbetto ad Elias Mannucci su Mississippi in attesa di capire se potrà essere la scelta definita, la Tartuca ha scelto il battagliero Brigante su Mocambo, il Valdimontone ha affidato il difficile compito di ostacolare il Nicchio a Massimo Columbu detto Veleno su Porto Alabe. Infine la Civetta che sull’esordiente Roba e Macos monta Valter Pusceddu detto Bighino, garanzia di controllo sull’avversaria ma non solo. Un Palio ricco di rivalità, di buoni cavalli e di strategie di contrade che dovranno materializzarsi sul tufo, in attesa del triplice scoppio del mortaretto.