Domenica 22 aprile al Teatro Poliziano di Montepulciano (Siena) il pubblico potrà partecipare a una serata teatrale diversa dal solito. Le Vie del Teatro in Terra di Siena in collaborazione con la Fondazione Cantiere Internazionale d’Arte di Montepulciano offriranno l’occasione di assistere a una prova aperta dell’ultimo lavoro di Marco Filiberti, “Intorno a Don Carlos: prove d’autenticità” (ore 21,15). La prova, nuda essenza dell’accadimento, spogliato di tutti gli aspetti allestitivi quali scene, costumi, luci, sbalza in primo piano i corpi poetici degli attori, la semiotica di uno stream coreutico che si fa drammaturgia composita e la forza pura della parola, consentendo allo spettatore di connettersi con il magma emozionale centrale del lavoro creativo. Spiega Filiberti, che firma regia e drammaturgia dell’accadimento teatrale per piccolo organico a cinque personaggi, ispirato al Don Carlos di Friedrich Schiller: «Non è solo uno spettacolo di prosa ma un compendio di diverse forme espressive, un universo dilatato che coinvolge tutti gli aspetti dell’artista sul palcoscenico». Nella rilettura dell’opera che propone, confluiscono temi cari al primo Romanticismo e insoliti scenari contemporanei con un linguaggio che, fondendo poesia, letteratura, pittura, musica, cinema, teatro ed elementi di danza contemporanea, perviene a risultati di indubbia originalità.

La trama Alla corte di Filippo II, l’infante Don Carlos, eccentrico ed epilettico, è accusato di avere una relazione incestuosa con la matrigna, la regina Elisabetta di Valois. Grazie all’aiuto dell’amico Rodrigo, marchese di Posa, il profondo e confuso desiderio di autenticità di Carlos viene indirizzato verso la liberazione dei popoli delle Fiandre, oppresse da suo padre, il re Filippo II; ma il complotto di corte, guidato dal Duca d’Alba, avrà la meglio sulla instabile sensibilità del principe e sui progetti escatologici di Rodrigo.