SIENA – “La notizia di una mozione votata all’unanimità dal Consiglio Comunale di Siena per intitolare una via o una piazza alla memoria di Mauro Barni è senz’altro un fatto positivo che trova il pieno consenso dei socialisti senesi. Ma non si intenda utilizzarne la nobile figura per bieche questioni di politica contingente, in chiave cittadina per polemizzare con altri, o più in generale per rimediare alla recente figuraccia compiuta dalla destra in maggioranza al Comune di Lucca che non ha voluto omaggiare di una strada Sandro Pertini, reo di essere stato un “partigiano”.
Siena vuole una via intitolata a Mauro Barni. Mozione in Consiglio comunale (agenziaimpress.it)
Lo sottolinea il segretario del Partito Socialista Italiano Alfredo Ardanese che poi spiega come “Barni è stato rettore del nostro Ateneo, Sindaco della città e fondatore della attuale Università per stranieri, di cui ne fu il primo rettore. Un impegno in prima linea per rendere Siena sempre più moderna e giusta che gli derivò dal suo essere, prima di tutto, un socialista. E per tutto questo merita un riconoscimento da parte della sua città”.
“Iscritto al partito per tantissimi anni ne fu spirito vitale e critico. Non fu uomo di partito ma uomo del partito, senza mai farsi coinvolgere in beghe di corrente, sempre impegnato nella difesa dei valori e degli ideali. Fu un autentico riformista, in continuità ideale con un altro socialista di cui seguì le orme, Mario Bracci” – continua Ardanese. – ‘Rafforzare una linea di continuità ideale e programmatica che chi vi parla sente come direttrice di azione, l’unica che ha dato e può ancora dare al nostro ateneo, vitalità e prestigio’, così scrisse Barni, all’epoca rettore, a proposito di Bracci, amico di Pietro Nenni, in occasione del ricordo che l’Università di Siena tributò al grande giurista. Così come parte della sua formazione politica lo tributò alla figura di Cesare Biondi sul quale scrisse anche un libro, ricordando come “nelle vecchie stanze anatomiche il Biondi, medico legale e socialista, più volte ricevette l’amico Giacomo Matteotti e che ispirò la tesi di laurea di Carlo Rosselli”. “Mauro, dunque, trasse la propria fede e la ispirazione per la militanza attiva in politica da figure che appartengono al socialismo più nobile, quello che seppe resistere e combattere il fascismo. La maggioranza di centro destra del Comune di Siena, quindi, deve ricordarne la figura per intero. Medico legale, rettore, sindaco, contradaiolo, ma anche e soprattutto socialista e antifascista. Un passaggio, purtroppo, che non si legge nella mozione approvata su cui, a quanto risulta, nemmeno i consiglieri comunali del Pd presenti al dibattito hanno saputo porvi in modo giusto l’accento – prosegue Ardanese. – Ci auguriamo che il voto in Consiglio comunale non sia la scusa per polemiche strumentali ma il pieno riconoscimento di una delle figure più rilevanti del recente passato della città, in grado di interpretare nel migliore dei modi la politica come servizio. Un esempio per tutti, a qualunque schieramento politico appartengano. I socialisti vigileranno su questo e fin da ora dichiarano la propria presenza ai massimi livelli alla cerimonia di intitolazione per ricordarne a pieno la figura” conclude il segretario del Psi.