FIRENZE – Un accordo per la sicurezza urbana integrata con l’obiettivo di eliminare i fattori di marginalità e di esclusione sociale, di prevenire il verificarsi di fenomeni di criminalità, di promuovere la cultura del rispetto della legalità e l’affermazione di più elevati livelli di coesione sociale e di convivenza civile. A siglarlo la Regione Toscana e l’Anci regionale.

L’accordo è valido tre anni e ai Comuni che presenteranno progetti finalizzati la Regione concederà fino a 110mila euro di finanziamenti. “E’ il nostro modo – spiegano il presidente della Regione Eugenio Giani e l’assessore regionale alla cultura della legalità, Stefano Ciuoffo – per attuare concretamente il libro bianco sulle politiche regionali di sicurezza urbana a cui abbiamo iniziato a lavorare nel 2017 e che abbiamo approvato l’anno successivo. Grazie alla proficua collaborazione che abbiamo con Anci Toscana favoriamo tra i Comuni sia la divulgazione delle linee guida regionali sulla sicurezza, che la conoscenza delle buone pratiche presenti sul nostro territorio e delle future opportunità di investimenti, che arriveranno con il supporto della nuova programmazione comunitaria del Fondo Sociale Europeo 2021-2027”. Per il presidente di Anci Toscana Matteo Biffoni “parliamo di un tema particolarmente sentito nelle città, non solo in quelle più grandi. Come sistema dei Comuni stiamo lavorando da tempo con gli altri livelli istituzionali per cercare soluzioni condivise: e questo accordo con la Regione sicuramente aiuterà concretamente i sindaci. Realizzeremo nuovi progetti, sarà attivata la formazione dedicata, ci sarà scambio di esperienze e buone pratiche”. ù

Nell’ambito dell’accordo verrà costruito un database che comprenda tutte le realtà territoriali di sicurezza urbana integrata. Verranno poi presentate alcune buone pratiche con l’obiettivo di stimolare l’interesse delle amministrazioni locali e fornire prime indicazioni e strumenti utili alla costruzione di progetti da candidare. Previsto anche un percorso sui fenomeni del bullismo/cyberbullismo/sexting/sicurezza su internet che, partendo dai dati nazionali e regionali e dalle esperienze, mirerà a mettere in campo buone pratiche anche contro l’uso improprio della ‘rete’.