Il giornalismo che fa informazione superando il confine con la comunicazione promozionale viola la principale regola etica della professione, il rapporto di fiducia con il pubblico. A ricordarlo l’Ordine dei Giornalisti della Toscana che, dopo i recenti scandali che stanno interessando alcuni territori italiani, vuole far luce anche nella nostra regione sul rapporto tra informazione e politica. Per questo, proprio in seguito ad episodi verificatisi in altre Regioni e che hanno già determinato l’apertura di quattro procedimenti disciplinari, l’Ordine dei Giornalisti della Toscana ha inviato una lettera al presidente del Consiglio regionale, Alberto Monaci, per chiedere una verifica sull’impiego dei fondi dei Gruppi consiliari.
 
Verifica in tutta la Toscana «L’obiettivo dell’iniziativa è verificare se anche in Toscana esistano casi di pagamenti effettuati da politici per acquistare spazi su emittenti televisive all’interno della normale programmazione informativa – spiega Federico Monechi, consigliere di Odg Toscana – La stessa richiesta è stata inviata anche ai presidenti dei Consigli provinciali e ai presidenti dei Consigli comunali dei dieci capoluoghi toscani». Il Consiglio dell’Ordine della Toscana ha anche annunciato che renderà pubblico l’elenco degli enti che risponderanno all’appello.

Consiglio regionale pronto a collaborare E la risposta del Consiglio regionale non si è fatta attendere. Già oggi, in apertura dei lavori dell'assemblea, Monaci ha informato i consiglieri: «Saremo solleciti nella verifica come nella risposta e certo non faremo mancare la nostra collaborazione qualora si verificassero eventuali abusi» – ha speigato il presidente del Consiglio – «siamo davvero convinti che la deontologia professionale sia in cima alle preoccupazioni dell'Ordine e che la limpidezza e onestà della cronaca siano il presidio di una buona informazione».

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