Affetto da una grave malformazione all’esofago, che rende impossibile la respirazione e la nutrizione naturali, è stato salvato dai medici della chirurgia neonatale dell’ospedale Meyer di Firenze. Petar, un bimbo di un anno, è arrivato dalla ex Jugoslavia nel capoluogo toscano, dove è stato sottoposto ad un intervento chirurgico che ha permesso di risolvere l’anomalia. Il piccolo, spiega una nota del Meyer, era affetto da atresia all’esofago, che si manifesta con un’interruzione dell’esofago e che spesso, come nel suo caso, si associa alla presenza di una comunicazione (fistola) con la trachea.
L’intervento salvavita Quando è arrivato al Meyer, dopo due interventi chirurgici eseguiti senza successo a Scopje e Belgrado, aveva gravissimi problemi respiratori e nutrizionali che ne hanno richiesto il ricovero in rianimazione. Il bimbo pesava tre chili e mezzo. Una volta stabilizzate le sue condizioni, è stato sottoposto all’intervento. «L’esofago e la trachea – viene spiegato nella nota del Meyer – sono stati separati eliminando la fistola che li metteva in comunicazione e sono stati ricongiunti i due monconi dell’esofago prima interrotti». Adesso il bimbo può alimentarsi naturalmente e ha recuperato peso arrivando a otto chilogrammi. Dopo i primi giorni in ospedale, è stato ospitato in una delle case di accoglienza del Meyer. Pochi giorni fa è stato dimesso ed ha fatto ritorno a casa. Porterà avanti la riabilitazione seguito da medici di Belgrado in costante contatto con quelli del Meyer.