SIENA – Intelligenza artificiale e fake news, due facce spesso della stessa medaglia che crescono in parallelo e che ci accompagnano nella nostra vita quotidiana.
Il Lions Club Siena, presieduto da Luca Betti, ha organizzato una conviviale sui due temi con Domenico Prattichizzo, docente universitario e scienziato, esperto in robotica applicata alla riabilitazione di persone con disabilità, e Andrea Sbardellati, giornalista pubblicista. Le due relazioni hanno suscitato molto interesse tra i soci del Lions Club di Siena e hanno stimolato molte domande che hanno consentito ai relatori di approfondire molti temi durante la cena conviviale.
Le fake news sono informazioni in parte o del tutto non corrispondenti al vero, divulgate intenzionalmente attraverso il web, i media o le tecnologie digitali di comunicazione, e caratterizzate da un’apparente plausibilità, alimentata da un sistema distorto di aspettative dell’opinione pubblica e da un’amplificazione dei pregiudizi che ne sono alla base.
Contro la diffusione della fake news si sono mobilitati non solo il mondo accademico e della ricerca, ma anche i governi nazionali e comunitari. In tutto il mondo sono nate tante realtà di Fact Checking, ovvero di verifica delle notizie, per aiutare a riconoscere, attraverso la verifica puntuale dei fatti, possibili notizie false, o anche parzialmente inesatte.
Considerata la quantità di informazioni prodotta e condivisa giornalmente sui social network, anche ipotizzando di avere un elevato numero di risorse, è impensabile supporre di poter risolvere il problema mediante un controllo umano puntuale. Per effettuare dei controlli massivi, è quindi necessario ricorrere a sistemi automatici, basati sull’intelligenza artificiale e in particolare su tecniche di deep learning.
La capacità e la velocità dei programmi come ChatGPT di scrivere notizie false è reputato un problema da esperti di giornalismo e informazione che hanno messo in guardia il pubblico dall’imminente proliferazione di fake news dovute all’intelligenza artificiale.
Alcuni articoli preparati dagli assistenti virtuali hanno già creato problemi nel mondo reale, come dimostrano dei casi provenienti da Cina e India. La disinformazione rischia di aumentare notevolmente nell’immediato futuro: il binomio intelligenza artificiale e social media potrebbe essere devastante.