Un’area di 46mila metri quadri contenente rifiuti speciali e non è stata sequestrata questa mattina dalla Guardia di Finanza di Siena, su delega della Procura della Repubblica, ad Arbia frazione del territorio di Asciano. L’area ospita un sito industriale abbandonato alcuni anni fa «senza le necessarie misure di messa in sicurezza ai fini ambientalisti» si legge in una nota delle Fiamme Gialle senesi che hanno sanzionato il rappresentante legale della società proprietaria del terreno per il reato di cui all’art. 452 terdecies del Codice Penale, che sanziona la condotta di colui che essendovi obbligato per legge, non provvede alla bonifica, al ripristino, o al recupero dello stato dei luoghi.

Sequestro a fini impeditivi Il sequestro si è reso necessario «stante l’inerzia della società nel non procedere alla bonifica dell’area in argomento» spiega la Gdf. Nei giorni scorsi l’Autorità Giudiziaria senese ha emesso apposito “Decreto di sequestro a fini impeditivi” dell’intera area, al fine di prevenire i rischi connessi alla presenza dei materiali contenenti amianto non rimossi. All’interno dell’area, infatti, sono stati rinvenuti pneumatici fuori uso, olii esausti per motori, bombole di Gpl, macchinari e parti di essi e rifiuti da costruzione e un fabbricato dismesso, avente una tettoia in cemento-amianto in evidente fase di sfaldamento, e diverse lastre accantonate all’interno dello stabile, con probabile rilascio di  polveri nocive per la salute e per l’ambiente. Anche per questo, parallelamente alle indagini penali, il Comune di Asciano aveva avviato nei mesi scorsi autonome iniziative finalizzate al ripristino della salubrità dell’area. Per il sequestro è stato richiesto l’ausilio di mezzi della sezione aerea di Livorno oltre alla presenza di personale dell’Arpat e della Asl di Siena.