Il picco arriverà tra gennaio e febbraio, ma secondo gli esperti è già allarme per l’influenza stagionale che si preannuncia aggressiva (leggi) a causa del caos vaccini scoppiato nelle scorse settimane (leggi) che ha fatto crollare la fiducia degli italiani nella prevenzione.«Gli italiani si stanno vaccinando un po’ di meno, anche se la stagione è appena iniziata e speriamo di recuperare». A dichiararlo Luca Pani, direttore generale dell'Agenzia italiana del farmaco.

Milioni di casi in più «Se la vaccinazione non decolla i casi di influenza potrebbero essere milioni di più – è l'allarme di Pani – con un aumento dei ricoveri per complicanze e di decessi legati al virus». In particolare quest’anno si rischia di salire da 3-4 milioni a 5-6 milioni di contagiati. «L'anno scorso – prosegue il direttore generale dell'Aifa – abbiamo vaccinato 10 milioni di persone. Il mio sogno è quello di arrivare a 14-15 milioni perché per ogni milione di soggetti ad alto rischio vaccinati in più, riduciamo di 1.000 volte le possibilità di un ricovero e 100 volte quelle di un decesso. La media dei decessi è per complicanze dovute all’influenza è di 30-40mila morti». Numeri che, se la campagna di vaccinazione dovesse rivelarsi un flop, sono drammaticamente destinati a salire.

Stop al numero verde Domenica prossima sarà l'ultimo giorno di attività per il numero gratuito di pubblica utilità 1500, attivato il 26 ottobre scorso dal Ministero della Salute per fornire direttamente ai cittadini informazioni e risposte sul provvedimento di sospensione dei vaccini antinfluenzali Novartis e sulla campagna di vaccinazione. Con il prossimo fine settimana saranno 24 i giorni complessivi di funzionamento del numero, rimasto attivo dalle 9 alle 18 anche nei festivi. Il servizio, ha fatto sapere il ministero della Salute, ha ricevuto fino a ieri 13318 telefonate, per una media di 634 al giorno. Il picco di chiamate, 2600, e' stato toccato nella giornata di apertura del servizio, per poi calare progressivamente fino a scendere sotto le 500 al giorno nel periodo successivo al ritiro del provvedimento di sospensione dei prodotti Novartis da parte dell'Aifa. I cittadini si sono rivolti agli operatori del 1500 con tre richieste principali: nella prima settimana e' stata predominante la domanda di informazioni sulla sicurezza dei vaccini immessi in commercio e la sicurezza e l'efficacia in generale della vaccinazione; nei dieci giorni seguenti i quesiti hanno virato verso la questione del reperimento e della distribuzione dei vaccini prodotti da ditte diverse dalla Novartis, per poi spostarsi decisamente, nell'ultimo periodo, sulla domanda dei tempi di approvvigionamento dei vaccini da parte dei medici di medicina generale e delle Asl.