Tra i 3 e i 5 milioni di italiani a letto con l’influenza. E’ questa la stima degli esperti secondo cui alla fine dell’inverno numerose saranno le persone messe ko dal virus stafioanle. Anche quest’anno a far la parte del leone sarà l’influenza A anche se sembra essere meno temuta rispetto allo scorso anno tanto da essere declassata da “pandemia” a “stagionale”.


Più di un ceppo per l’influenza 2011 – Se lo scorso anno il virus H1N1 era stato l’unico presente in Italia, quest’anno l’influenza sarà caratterizzata dalla presenza di altri due virus, entrambi di origine australiana. Il picco è atteso per gennaio-febbraio e per i ritardatari c’è ancora tempo per vaccinarsi, in quanto per sviluppare anticorpi ci vogliono due settimane. Gli addetti ai lavori raccomandano di vaccinarsi soprattutto alle categorie a rischio di complicanze come i malati cronici e gli anziani.


I numeri – Secondo gli ultimi dati Influnet, nella settimana dal 20 al 26 dicembre 2010 erano oltre 163 mila gli italiani messi a letto dall’influenza. Nello stesso periodo, l’incidenza nella popolazione generale e’ cresciuta a 2,72 casi ogni mille abitanti, contro i 2,05 casi su mille dell’ultima rilevazione. La fascia d’eta’ piu’ colpita si conferma quella dei bambini da zero a 4 anni, poi i piccoli dai 5 ai 14 anni, i 15-64enni e infine gli ‘over 65’.


Niente allarmismi – L’Istituto Superiore di Sanità (Iss) invita a non creare allarmismi per il riaffacciarsi del virus H1N1 in Italia (in Friuli Venezia Giulia ieri è morta una donna di 40 anni cardiopatica). E anche se il virus ha fatto registrare piccole mutazioni nell’emisfero australe, il vaccino realizzato lo scorso anno resta efficace.


I consigli di Coldiretti per prevenire l’influenza – Aumentare le calorie consumate, iniziando la mattina con latte, miele o marmellata e portando poi a tavola soprattutto zuppe, verdure, legumi e frutta, aiuta a rafforzare, con l’apporto di vitamine, le difese immunitarie dal rischio dell’insorgenza dell’ influenza favorita dal freddo che staziona sulla penisola. E’ quanto consiglia la Coldiretti in riferimento al forte aumento dei casi di influenza stagionale.  Nella dieta non dovrebbero mai mancare latte, uova e alimenti ricchi di elementi probiotici quali yogurt e formaggi come il parmigiano e, per alcuni esperti, anche il miele e l’aglio, che contiene una sostanza, l’allicina, particolarmente attiva nella prevenzione. Con la discesa del termometro arriva anche il “permesso” ad aumentare le calorie consumate in relazione ad attività, sesso, età e necessità personali. Fondamentale – sottolinea la Coldiretti – è assumere verdure di stagione, soprattutto quelle ricche di vitamina A (spinaci, cicoria, zucca, ravanelli, zucchine, carote, broccoletti, ottimi anche cipolle e aglio possibilmente crudi per la valenza antibatterica non indifferente) perché danno il giusto quantitativo di sali minerali e vitamine antiossidanti che sono di grande aiuto per combattere le conseguenze dello stress del cambio di stagione sull’organismo. Nella dieta – prosegue la Coldiretti – non vanno trascurati piatti a base di legumi (fagioli, ceci, piselli, lenticchie, fave secche) perché contengono ferro e sono ricchi di fibre che aiutano l’organismo a smaltire i sovraccarichi migliorando le funzionalità intestinali. Per la frutta – evidenzia la Coldiretti – di grande importanza per il grande contenuto di vitamina C, è il consumo di frutta di stagione come i kiwi, clementine e arance rigorosamente italiane per evitare che i trasporti ne riducano il contenuto vitaminico. Va anche ricordato che in un soggetto normale l’assunzione di proteine deve essere compresa tra 0,8- 1,3 grammi di proteine per chilo di peso corporeo, per cui – conclude la Coldiretti – una buona dose di carne nella dieta non può fare che bene.


Sdan – Siena