«Guardiamo con attenzione e stima a quello che stanno facendo gli uffici giudiziari di Livorno che non ci stanno facendo mancare la collaborazione nel recuperare tutti gli atti e la sensibilità di aprire un fascicolo dopo alcune notizie che stanno emergendo». Lo ha detto il senatore del Pd Silvio Lai, presidente della commissione parlamentare d’inchiesta sulla tragedia del Moby Prince, ieri durante le commemorazioni del 26esimo anniversario dell’incidente svoltesi a Livorno. Il lavoro della Procura in questo momento, ha poi precisato a margine il senatore Lai, «si concentra sul rapporto dei servizi relativo a Giorgio Comerio», l’ingegnere che, secondo i servizi, progettava di inabissare in mare le scorie nucleari. «Si tratta di un fascicolo di atti relativi – ha aggiunto Lai -, quindi senza indagati, che a partire dà lì e anche utilizzando la documentazione della commissione parlamentare cercherà di fare nuova luce sulla vicenda».

Lai: «Vedere riconosciute quelle parti di verità che nel processo e nelle sentenze non sono emerse» «Chi ci segue – ha aggiunto Lai durante le commemorazioni, riferendosi al lavoro della commissione parlamentare d’inchiesta – ha visto come elementi nuovi affiorano, nuove informazioni che magari in passato sono state sottovalutate e che ora sono interpretate sotto una luce diversa. E questo è già un elemento positivo che ci spinge a lavorare con ancora maggiore impegno e determinazione. Abbiamo smontato con pazienza i tanti pezzi di questa vicenda – ha proseguito – e li stiamo rimontando come fosse un nuovo puzzle. Non stiamo tralasciando nulla di ciò che ci è stato chiesto. Credo che il nostro lavoro debba consentire proprio ai familiari di vedere riconosciute quelle parti di verità che nel processo e nelle sentenze non sono emerse». Infine, Lai ha sottolineato che «la verità non cancellerà il dolore ma restituirà rispetto delle istituzioni e dignità alle vittime di questa tragedia».