Dal 7 al 9 aprile a Siena prende il via ‘Parole in cammino, Festival dell’italiano e delle lingue d’Italia’, realizzato dall’Associazione La Parola che non muore e ideato e diretto da Massimo Arcangeli. In programma incontri con un centinaio di ospiti tra accademici, intellettuali, poeti, scrittori, artisti, giornalisti. Premiati Enrico Mentana per ‘webete’, insieme al bambino Matteo T. e alla sua maestra Margherita Aurora, per il neologismo ‘petaloso’, più alcuni studenti vincitori delle Olimpiadi dell’Italiano.
Fiera del Libro di Italiano Delle iniziative collaterali alla manifestazione che approderanno al festival ci sono due laboratori con le scuole, uno per la composizione di un testo italiano originale da cantare, il secondo per la realizzazione di un progetto sulle parole che sono in grado di cambiare il mondo. Altra iniziativa, è un contest per tradurre/inventare parole da lanciare via Twitter (account: @ParoleInCammino; hashtag #Twittabolario). Sarà anche allestita una Fiera del Libro di Italiano nelle Gallerie di Palazzo Patrizi durante i tre giorni della manifestazione. Il progetto più generale, spiega un comunicato, promosso dall’Università per Stranieri di Siena per le celebrazioni del Centenario della fondazione della Scuola di lingua italiana per Stranieri (1917-2017), dal Comune di Siena e dalla Regione Toscana, «è pensato come un itinerario sull’italiano fra passato, presente e futuro, senza trascurare il contributo portato alla storia linguistica, sociale, culturale del nostro paese dalle tante altre ‘lingue’ presenti sul territorio (dialetti, lingue minoritarie, linguaggi giovanili, lingue di contatto, gerghi tecnologici, ecc.), dalle maggiori lingue di cultura (con riferimento alla traduzione letteraria, alle parole ‘in viaggio’, alle nuove forme di ‘capitalismo linguistico’, ecc.), dalla comunicazione non verbale (la lingua dei segni, il linguaggio del corpo)». L’evento vede anche le collaborazioni, tra gli altri, dell’Accademia della Crusca, della Società Dante Alighieri, del Miur, E punta a fare di Siena il centro propulsore di una manifestazione annuale che potrà coinvolgere le tre città della Toscana sede di altrettante università (Firenze, Arezzo, Pisa) e altre regioni e città.