LIVORNO – Tragedia sul lavoro nel porto di Livorno: un marittimo di origine filippina, 55 anni, è morto stamani dopo essere stato colpito da un cavo di acciaio mentre si stavano effettuando le operazioni di ormeggio di una nave.

Secondo una prima ricostruzione l’uomo sarebbe stato colpito in pieno dal cavo che si è spezzato. Subito soccorso dal 118, intervenuto con un’ambulanza, nonostante i tentativi di rianimazione per il 55enne non c’è stato niente da fare: al medico non è rimasto che constatarne il decesso. Sul posto anche polmare e capitaneria di porto.

Domani 2 ore di sciopero

«Sui luoghi di lavoro si muore più che in ogni altro luogo. Un’altra vita consumata in una manciata di secondi. Ci chiedono più tempo, più flessibilità, ma a nessuno sembra interessare come farci tornare vivi alle nostre case, dai nostri cari». Così in una nota Cgil Livorno. «Di lavoro si continua a morire. Nel porto di Livorno assistiamo all’ennesima morte sul lavoro: oggi, presso la Darsena Petroli, è stato un marittimo a perdere la vita. Le dinamiche sono ancora da chiarire. Quello che è sicuro è che dobbiamo cambiare direzione: lo abbiamo ripetuto in tutte le sedi istituzionali e lo continueremo a fare. In segno di protesta e nel rispetto della vita persa nel tragico incidente mortale abbiamo perciò deciso di proclamare per domani mercoledì 8 settembre 2021 uno sciopero di 2 ore per tutti i lavoratori e il personale marittimo del porto di Livorno. Lo sciopero sarà effettuato al termine di ogni turno lavorativo».