Saranno i risultati degli accertamenti sui pezzi del velivolo inviati a Washington a chiarire definitivamente le cause che lo scorso 31 maggio hanno portato al disastro aereo di Tortoreto (Teramo) nel quale ha perso la vita il pilota 47enne di Siena Marco Ricci. Proprio nelle scorse settimane, infatti, la Procura di Teramo ha inviato negli Stati Uniti i resti del motore del velivolo di Ricci, con le risposte dei periti su un eventuale malfunzionamento che dovrebbero rientrare già per metà novembre.
Entro l’anno la chiusura del caso Il ricorso alle competenze statunitensi si è reso necessario in quanto il motore è stato costruito proprio oltreoceano, e la perizia insieme a quella medico legale dovrebbe consentire alla Procura di chiudere entro fine anno l’inchiesta sulla morte di Ricci, che conta come unico indagato il pilota sopravvissuto. Un atto dovuto, con le indagini che avrebbero ormai acclarato come quest’ultimo abbia effettuato tutte le manovre in maniera corretta.
Lo scontro La tragedia che costò la vita a Ricci si consumò in pochi minuti il 31 maggio scorso durante un airshow a Tortoreto. L’incidente avvenne nel corso dell’esibizione che precedeva quella delle Frecce Tricolore, con l’aereo di Ricci che dopo lo scontro si inabissò per poi essere recuperato dopo tre ore.