Pegaso
Pegaso (foto Ansa)
Pegaso (foto Ansa)

L’incidente all’elicottero Pegaso nelle campagne di Sassofortino finisce sotto la lente della Procura della Repubblica di Grosseto che ha aperto un’inchiesta. Omicidio colposo e lesioni colpose gravi in concorso. Sono queste le accuse mosse dal Pm Salvatore Ferraro al comandante, al copilota e al tecnico di bordo, le tre persone dell’equipaggio dell’elisoccorso Pegaso che mercoledì ha urtato con il verricello i cavi della bassa tensione provocando il ferimento grave del medico e dell’infermiere che si stavano calando per soccorrere una donna che poi è deceduta perché colpita da malore. Tre quindi gli avvisi di garanzia emessi dalla Procura di Grosseto per fare piena luce sulla vicenda.

I sanitari precipitati non sono in pericolo di vita Intanto «sono stabili e non sono in pericolo di vita» i due operatori del 118 coinvolti nell’incidente con l’elisoccorso. I due sanitari sono sempre ricoverati a a Siena. Lo puntualizza una nota dell’azienda ospedaliera senese dove i due feriti sono stati operati in seguito ai traumi riportati. Il direttore sanitario dottor Pietro Manzi precisa che «il medico del 118 è stato sottoposto ad un primo intervento chirurgico ortopedico di stabilizzazione ad una gamba. Attualmente è ricoverato in ortopedia e verrà sottoposto ad un nuovo intervento ortopedico nelle prossime settimane. L’infermiere del 118 è stato sottoposto ad un intervento neurochirurgico di stabilizzazione vertebrale. Attualmente – aggiunge il medico- è in terapia intensiva, è stato risvegliato dalla sedazione e sarà a breve trasferito in reparto. Occorrerà osservare l’evoluzione della contusione midollare per ulteriori valutazioni».

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