Prodotti finanziari, per lo più su conti esteri, per un ammontare di oltre 20 milioni di euro, sono stati sequestrati a Gian Luca Baldassarri, ex capo area finanza di Mps, e al suo ex vice Alessandro Toccafondi, nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Siena sulla cosiddetta ‘banda del 5%’, nata da una costola delle indagini sulla banca senese e per la quale i due, insieme ad altri, sono indagati per associazione a delinquere transnazionale. In base a quanto appreso i sequestri, eseguiti dal Nucleo di Polizia valutaria della Guardia di Finanza tra Natale e la fine dell’anno, sono stati richiesti dalla Procura di Siena in attuazione delle nuove normative antimafia e per una presunta «pericolosità fiscale» dei due indagati. I prodotti finanziari all’estero sono stati sequestrati a seguito di rogatorie internazionali in Lussemburgo, San Marino, Singapore, Gran Bretagna e Svizzera.
Provento di evasione fiscale Il sequestro «disposto d’urgenza dal presidente del Tribunale di Siena» è scaturito «dalle ricostruzioni patrimoniali e finanziarie». Lo si legge in una nota della Procura di Siena che ritiene le somme sequestrate «provento di evasione fiscale». Nel dettaglio sono 15,6 i milioni sequestrati a Baldassarri e 7 quelli a Toccafondi. La misura preventiva sarebbe mirata ad impedire un arricchimento illecito tramite evasione fiscale.
25 euro dichiarati in un anno Nel 2014, secondo quanto si apprende da fonti giudizarie, l’ex capo area finanza di Mps avrebbe dichiarato al fisco 25 euro. Nell’inchiesta sulla cosiddetta “banda del 5%” Baldassarri e Toccafondi sono accusati insieme ad altre 11 persone di associazione a delinquere transnazionale finalizzata a commettere più delitti di truffa aggravata in danno del patrimonio della Banca Monte dei Paschi di Siena.