EMPOLI – «In attesa di conoscere ufficialmente i risultati delle analisi, che al momento non sono state indirizzate alla conoscenza dell’amministrazione comunale chiediamo subito alla Regione di convocare il tavolo di coordinamento voluto dall’assessore all’ambiente Monia Monni con Arpat, Regione Toscana e i Comuni interessati».

Lo afferma in una nota il sindaco Brenda Barnini di Empoli (Firenze) in merito alle notizie di esiti sul potenziale inquinante depositate illecitamente sotto il rilevato della Strada regionale 429 della Val d’Elsa e di cui si sta occupando in proprie inchieste la Direzione distrettuale antimafia di Firenze insieme ai Carabinieri Forestali.

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«Abbiamo bisogno di poter dare risposte certe ai cittadini su tempi e modalità con cui dovrà essere effettuato il procedimento di bonifica – sottolinea il sindaco – . Nel frattempo, ovviamente, andiamo avanti con la progettazione dell’estensione dell’acquedotto e chiediamo ad Arpat di garantire la frequente verifica dei pozzi privati».

Le analisi che preoccupano

E’ emerso che valori più alti della norma di Keu (le scorie di ceneri della lavorazione chimica conciaria) sono stati trovati nella parte alta del rilevato stradale, dove è stata accertata la presenza di 1.592 microgrammi di cromo per chilogrammo, pari al doppio del limite di 800 microgrammi per chilo consentito per i terreni industriali (150 grammi per litro il limite per terreni verdi). I valori più preoccupanti tuttavia arrivano dai test di rilascio nel terreno dei contaminanti, ossia quando può inquinare il materiale uno volta attraversato da agenti atmosferici come ad esempio la pioggia. In questo caso gli esami hanno rilevato una quantità di cromo di 1.331 grammi per litro, pari a oltre 26 volte il limite previsto dalla legge (50 grammi per litro).