Una proposta di legge per alzare il divieto di costruzione nelle aree boschive. E’ quanto annuncia il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi sul suo profilo Facebook.

La proposta «Stiamo preparando una proposta di legge da presentare al Consiglio regionale che alzi il divieto di costruzione nelle aree boschive colpite da incendi. La mia opinione e' questa: se per ricostruire un bosco occorrono 50 anni tanto si devono tutelare le zone percorse dal fuoco».

Pene più severe «Non possiamo lasciare ai nostri figli – aggiunge il governatore della Toscana – meno boschi di quanti ne abbiamo trovati. Per questo assessori e uffici stanno già lavorando ad un grande piano di ricostruzione degli ettari di bosco andati in fumo. Costerà molto ma per noi e' una priorità assoluta. Chiederemo anche al Parlamento di aumentare le pene (oggi la legge prevede 10 anni di reclusione) per i responsabili di incendi dolosi e colposi. Noi – conclude Rossi – chiederemo il raddoppio. Non si può scherzare con il fuoco».

Il patromonio boschivo Il 30% della superficie territoriale del nostro Paese è costituito da boschi, caratterizzati da un’ampia varietà di specie che nel corso dei millenni si sono adattate alla straordinaria variabilità dei climi, da quelli subaridi dell’estremo sud della penisola a quelli nivali dell’arco alpino. Il patrimonio forestale italiano, tra i più importanti d’Europa per ampiezza e varietà di specie, costituisce un'immensa ricchezza per l’ambiente e l’economia, per l’equilibrio del territorio, per la conservazione della biodiversità e del paesaggio. I boschi, inoltre, sono l’habitat naturale di molte specie animali e vegetali. Tuttavia ogni anno decine di migliaia di ettari di bosco bruciano a causa di incendi di natura dolosa o colposa, legate alla speculazione edilizia, o all’incuria e alla disattenzione dell’uomo. Negli ultimi trent’anni è andato distrutto il 12% del patrimonio forestale nazionale. Le conseguenze per l’equilibrio naturale sono gravissime e i tempi per il riassetto dell’ecosistema forestale e ambientale molto lunghi. Le alterazioni delle condizioni naturali del suolo causate dagli incendi favoriscono inoltre i fenomeni di dissesto dei versanti provocando, in caso di piogge intense, lo scivolamento e l'asportazione dello strato di terreno superficiale. I mesi a più elevato rischio sono quelli estivi, quando la siccità, l’alta temperatura ed il forte vento fanno evaporare parte dell’acqua trattenuta dalle piante, determinando condizioni naturali favorevoli all'innesco e allo sviluppo di incendi.