Si è chiuso sulle note di uno dei loro piu’ celebri successi, ‘Karma Police’, il concerto tenutosi ieri sera all’ippodromo ‘Le Mulina’ di Firenze del gruppo inglese dei Radiohead che ha aperto la stagione estiva di grande musica che attraversa il capoluogo di regione per tutti i mesi piu’ caldi del 2017. Gia’ fra 10 giorni infatti sono attesi nello stesso luogo, dal 23 al 25 giugno prossimi, gli Arcade fire, i Sistem of the Down, ma soprattutto Eddie Vedder.

Due ore di musica e 25 brani Cinquantamila persone sono rimaste incantante, ieri sera, dalla voce di Tom Yorke e soci che hanno suonato ed illuminato la scena per due ore esatte, in una scaletta comprendente alla fine 25 canzoni che hanno spaziato dai brani piu’ conosciuti, come ‘Paranoid android’, passando per ‘Lotus flower’, fino a ‘I promise’, il primo singolo dall’album in uscita fra 8 giorni di ‘Oknotok’, ovvero la rimasterizzazione del celebre disco ‘Ok computer’, che comprendera’ 8 be-side e 3 inediti. Un palco immenso, nel pieno centro dell’ippodromo principale di Firenze, e’ stato il luogo in cui il gruppo dell’Oxfordshire si è mosso, con due maxi schermi che hanno mandato immagini della band che suonava, con effetti luce che sono da sempre i marchi di fabbrica dei Radiohead, ed un mega schermo al centro del grande prato de ‘Le Mulina’ che è servito per mostrare anche ai piu’lontani dai musicisti britannici, quello che i tantissimi fans giunti da ogni parte del mondo, si stavano godendo a pochi centimetri da Yorke. Quest’ultimo si è concesso molte poche divagazioni fra un brano e l’altro, con qualche italianismo alla buona come il suo «Buonasera» pronunciato dopo i primi tre brani, o un «Vi amo», partitogli a metà concerto.

Omaggio alla moglie scomparsa Toccante che il concerto si sia aperto con ‘Daydreaming’  dall’ultimo album, un dedicato alla moglie Rachel, morta lo scorso dicembre, e che visse a lungo a Firenze. Grande successo anche per i gruppi di supporto ai ‘Radiohead’ che hanno riscaldato l’ambiente dalle 18.45 con Junun, il progetto lanciato da Jonny Greenwood e Shye Ben Tzur, seguito da James Blake.Tutto è filato liscio sia dal punto di vista della viabilità all’ingresso che al deflusso, con organizzazione impeccabile e comportamento davvero esemplare di un numero di persone davvero ‘monstre’ a Firenze per un concerto musicale.