Tre giorni all’insegna dell’illusionismo, dell’improvvisazione teatrale e della prestigitazione (negozi aperti, ingresso gratuito). A Castelfiorentino (Firenze) da venerdì 17 a domenica 19 maggio è tempo di “In/Canti e Banchi”, il primo festival open air della magia in Italia, senza protezioni, senza quinte, senza tagli di luce particolari. Un festival che esalta le abilità del mago, la sua velocità di esecuzione, la sua capacità di distrarre il pubblico creando un’atmosfera giocosa di meraviglia, stupore, illusione. Ma anche un festival che rende omaggio al lavoro dell’uomo, all’artigianato, alla “magia delle mani” da cui si ricavano pezzi assolutamente unici.

Le serate magiche di venerdì e sabato invaderanno le vie del centro storico basso e alto, alternando band e orchestre itineranti (come la “Bandita” o gli “ArchiMossi”, la prima orchestra itinerante di archi amplificati) agli spettacoli veri e propri di magia, come quelli di Mr. Dudi, i falsi paranormali di Simon Superpiù, la famiglia di maghi di Denì Magic. In Piazza del Popolo, in cui è quasi completata la nuova pavimentazione, lo spettacolo imperdibile di Mirco Menegatti, insuperabile maestro internazionale di numeri con le colombe (campione italiano di Magia 2011), mentre alla “piazzetta dell’olio” (slargo tra via Attavanti e via San martino) si esibiranno i “freaks”, fenomeni da baraccone di fine Ottocento, con l’uomo più forte del mondo, la contessa snodata, la donna scimmia, le gemelle siamesi. Per l’intera giornata di domenica 19 maggio largo al mercato di artigianato in Piazza Gramsci, mentre nella parte alta (via Pompeo Neri) i bambini potranno scoprire “la magia delle mani” attraverso laboratori, live painting e giochi. Elfi, fiori giganti, intrecci magici e animali fantastici. Sempre domenica, “Un Castello d’In/Canti”, spazio per le realtà artistiche locali. Attori, poeti, cantanti, ballerine si riveleranno nei luoghi più impensati, nelle strade e “sulle vostre teste”. Per tutta la durata del festival, ci saranno pregevoli installazioni: le “magic ligths” nel percorso verso la Pieve, un itinerario segnato da “magiche sfere luminose”, e il percorso di “specchi e luci” deformanti in via San Lorenzo.