Camicie garibaldine, fotografie, armi, divise e attrezzature da campo. E’ il materiale custodito nel Museo Risorgimentale di Lucca inaugurato domenica dopo un lungo lavoro di risanamento e di catalogazione dei cimeli.
Il MuseoLa struttura ospita rilevanti pezzi storici, opere d'arte, significativi materiali documentari, preziose testimonianze. Nelle sale del museo è esposta la bandiera dei Carbonari, risalente agli anni trenta dell'Ottocento, portata a Milano dai volontari lucchesi, detta anche delle Cinque Giornate per la scritta che compare su di essa ''Italia libera, Dio lo vuole'', scritta che si ritrova sulle monete del governo provvisorio lombardo instauratosi proprio dopo le Cinque Giornate. C'è anche il carteggio di Garibaldi, che consiste, oltre ad una serie di cartoline, in un autografo dell'eroe risorgimentale spedito quando si trovava a Caprera. Alcune camicie garibaldine e le bandiere della Guardia Nazionale. Una sezione è dedicata all'eroe barghigiano, braccio destro di Garibaldi, Antonio Mordini. E ancora, fotografie, armi, divise e attrezzature da campo, oggetti di uso quotidiano e documenti che costituiscono un archivio di notevole interesse sulla storia italiana tra il 1821 e la Prima Guerra Mondiale.