Dopo la “tripletta” dello scorso anno, Porta Santo Spirito fa poker e vince la Giostra di giugno. Il Quartiere di Porta Santo Spirito vince la 134esima edizione della Giostra del Saracino. Ai giallo – blu non è bastata la tripla vittoria del 2016 con le due giostre canoniche più la Giostra straordinaria dedicata al Giubileo della Misericordia. Ai Bastioni di Santo Spirito questa notte è arrivata anche la “lancia bersagliera”, la Lancia d’Oro dedicata al Tenente dei Bersaglieri Giuseppe Mancini, il premio della Giostra di San Donato 2017. Questa è la quarta vittoria consecutiva e la 35esima Lancia D’Oro per il Quartiere di Porta Santo Spirito che così raggiunge Porta Sant’Andrea nell’albo d’oro della Giostra del Saracino. Due centri, dieci punti: gli unici cinque della piazza.
L’ascesa nell’albo d’oro. Porta Santo Spirito raggiunge il primato di Porta Sant’Andrea a quota 35 vittorie. “Abbiamo raggiunto il Quartiere di Porta Sant’Andrea, è un risultato importante, ma non è questo il nostro obiettivo – commenta Ezio Gori, Rettore del Quartiere di Porta Santo Spirito. “Puntiamo a vincere una Giostra dopo l’altra, muovendoci con attenzione per non fare passi falsi. Se lavoreremo bene raggiungeremo anche il quartiere che sta in cima all’albo d’oro con 37 Lance, Porta Crucifera. Col tempo verrà da solo.” C’è chi sostiene che il vostro quartiere fosse avvantaggiato perché correva per primo e ha potuto “aprire la piazza”, è stato davvero così? “Non penso proprio. Se proprio si vuol parlare di vantaggio, la posizione più comoda è di chi corre la quarta carriera e non la prima. Ma la verità è che noi non abbiamo bisogno di vantaggi o giochetti. Noi siamo i più forti punto e basta.”
Cicerchia e Scortecci: i cecchini di Piazza Grande. “Quei ragazzi non sbagliano un colpo”. Quante volte questa frase è riecheggiata durante la Giostra in Piazza Grande. Un vero tormentone che questa notte si è trasformato in realtà. Due i tiri che hanno avuto a disposizione e due i centri perfetti che hanno messo a segno: i cinque della vittoria. Per i giostratori di Porta Santo Spirito, Elia Cicerchia e Gianmaria Scortecci, il tabellone del Buratto Re delle Indie non ha più segreti: “A noi ci piace vincere e ogni volta è bello come la prima volta” commenta Gianmaria Scortecci che alla domanda su quale sia il loro “segreto” risponde: “Nessun segreto. La nostra forza è la dedizione, la passione e tanto lavoro. Siamo fortunati perché siamo una squadra bellissima. Se rimarremo così uniti e pronti a sostenerci non ci fermerà nessuno”.
La Giostra in sintesi. È Gianmaria Scortecci a correre sulla lizza la prima carriera in sella a Napoleone e a segnare un cinque da manuale. Da subito è chiaro che Giostra sarà: una caccia al cinque. Dopo di lui sulla lizza per Porta Crucifera c’è Filippo Fardelli, in sella all’esordiente Jessica. Mira anche lui al centro ma si ferma sul quattro vicinissimo al cinque. È il momento del Quartiere di Porta del Foro. Dopo più di dieci anni di sconfitte e giostre deludenti, le “Chimere” giallo- cremisi vogliono tornare a vincere. Puntano tutto su Andrea Vernaccini, ma la sua è una carriera movimentata: il cavallo Brighella è nervoso, lui imposta tardi il tiro e fa un misero tre. In un attimo Porta del Foro è di nuovo fuori dai giochi. In un’arena di centri e cinque non c’è spazio per altri punteggi. Poi è la volta di Porta Sant’Andrea che schiera Enrico Vedovini su Peter Pan, che non va oltre il 4. Santo Spirito è già in vantaggio. Si riparte per il secondo giro di carriere ed è di nuovo la Colombina a scendere sulla lizza con Elia Cicerchia che non si smentisce: l’Araldo annuncia il cinque e il popolo giallo – blu già pregusta la vittoria. I quattro di Andrea Carboni per Porta Crucifera e Davide Parsi per Porta del Foro (il primo all’esordio in rossoverde, il secondo al debutto sulla lizza) non bastano per mantenere in gioco i due quartieri. Sant’Andrea tenta il tutto per tutto per strappare questa vittoria dalle mani di Porta Santo Spirito ma non può che arrendersi dopo il tre di Stefano Cherici. Azzurro come il cielo, oro come il sole: in Piazza Grande esplode la festa del popolo giallo-blu. Porta Santo Spirito ormai domina la lizza e conquista inarrestabile una vittoria dopo l’altra.