FIRENZE – Aperto alla Regione Toscana l’iter per l’utilizzo di risorse del Fondo sociale europeo (Fse) 2021-2027 da destinare a due grandi ambiti del sociale: i servizi di accompagnamento al lavoro per persone vulnerabili, e gli interventi a sostegno dei servizi di cura domiciliare per persone non autosufficienti o a rischio di non autosufficienza.
La giunta regionale, su proposta dell’assessore al Sociale, Serena Spinelli, ha approvato le linee d’indirizzo degli avvisi pubblici relativi alla prima tranche di interventi: sono state così gettate le basi, spiega la Regione, per i primi due avvisi che verranno pubblicati tra la fine di quest’anno e i primi mesi del 2024.
Complessivamente il budget di risorse comunitarie destinate a questi due ambiti è di oltre 108 milioni di euro, con una crescita sostanziale rispetto alla programmazione precedente (che era di 90 milioni); le linee di indirizzo approvate dalla giunta riguardano la prima tranche triennale, per un importo complessivo di circa 63 milioni (di cui 37,5 per i servizi di accompagnamento al lavoro e 25,7 per i servizi di assistenza domiciliare). Vastissima la platea coinvolta: nella precedente programmazione sono stati oltre 10.000 i soggetti disabili o svantaggiati sostenuti nell’accompagnamento al lavoro, mentre migliaia di famiglie hanno potuto usufruire degli interventi per sostenere la presenza a domicilio di persone non autosufficienti o a rischio di non autosufficienza.
“Con l’approvazione delle linee di indirizzo – ha commentato il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani – abbiamo messo le basi di un edificio di fondamentale importanza nella costruzione delle politiche sociali regionali dando continuità a un percorso che, in questa programmazione non solo viene confermato, ma rafforzato”.
“Entrambe le azioni previste – ha evidenziato Serena Spinelli – riguardano ambiti decisivi per la qualità della vita di persone particolarmente vulnerabili: la possibilità di essere seguiti e curati a domicilio, nell’ambito familiare e nel proprio contesto di vita, e quella di essere inseriti nel mondo del lavoro, formandosi e comunque realizzando decisivi passi avanti sul piano della socializzazione e dell’integrazione”. “Abbiamo preparato il terreno a questi interventi – ha proseguito – con un’azione sul territorio sviluppata nei mesi scorsi e volta a far conoscere le potenzialità di tutta la programmazione del sociale e a invitare tutto il mondo del terzo settore a contribuire grazie alle attività di co-progettazione e co-programmazione previste dalla recente riforma del Codice del Terzo Settore. Ci auguriamo che questo impegno ci aiuti a perfezionare questi strumenti e a utilizzare nel modo più efficace le risorse disponibili nei prossimi anni”.