FIRENZE – Siamo al passaggio di consegne tra organizzazioni criminali. Nel rapporto semestrale della Dia emerge come in Toscana la ‘ndrangheta è sempre più dominante, mentre la mafia perde terreno.
I reati più diffusi, oltre al traffico di droga, sono le estorsioni e le rapine. In quest’ultimo caso sono specializzati di albanesi, romeni, cinesi, magrebini e nordafricani. Le attività illecite dei gruppi di camorra riscontrate negli ultimi periodi si concentrano prevalentemente nei settori delle estorsioni commesse nei confronti di soggetti originari della Campania e della Toscana, nella gestione del traffico e smaltimento illecito di rifiuti, in quello del traffico di stupefacenti fino al riciclaggio di denaro e al reimpiego in attività immobiliari o imprenditoriali con particolare riferimento al settore turistico-alberghiero.
La Toscana nei primi 6 mesi del 2023 ha richiesto 681 verifiche antimafia alle diverse prefetture regionali, per diversi progetti, seconda solo al Lazio con 3427 richieste, molte delle quali ancora in fase di valutazione e analisi. Particolare attenzione viene posta sugli appalti e sul Pnrr.